Il Centro Nazionale Studi Leopardiani, festeggia il suo 80° anno dalla sua fondazione. “Finalmente un risultato positivo” commenta il suo presidente Fabio Corvatta che in questi anni non ha mai nascosto le difficoltà finanziarie in cui era precipitato l’Ente sia per problemi di carattere generale sia per i “cattivi rapporti con le istituzioni locali.” Oggi, però, i risultati finanziari e gli interventi realizzati e quelli che sono in programma fanno finalmente sorridere il suo presidente e l’intero cda. “Basta pensare, dice Corvatta, che nel 2015 potevamo contare su entrate certe di 30-35 mila euro mentre oggi abbiamo una previsione di 210 mila euro. Oggi siamo finalmente in grado di sistemare alcune posizioni debitorie, che erano venute a maturarsi in questi anni, e soprattutto a metterci in regola con il pagamento degli stipendi ai dipendenti, la difficoltà più brutta e triste che abbiamo vissuto.” A contribuire a questo risultato c’è stato il riconoscimento della bontà dell’attività del Centro e dei suoi programmi da parte del Ministero per i beni culturali che ha triplicato il finanziamento tabellare passando da 23 a 72 mila euro negli ultimi due esercizi. A questo si è affiancata la Regione Marche con un contributo in conto gestione. “Un nostro obiettivo è stato quello, ricorda Corvatta, di consolidare nel tempo la vita del Centro e di allargare la compagine societaria: nel mese di marzo l’Università di Macerata ha deliberato di entrare nel Centro come socio istituzionale e la stessa cosa la stiamo concludendo con la Federico II di Napoli. Ciò significa non solo un’entrata certa di 10 mila euro all’anno per ciascuno ma anche rafforzare le nostre prospettive con partner così importanti.” Il risultato positivo di bilancio è frutto anche dell’accordo stipulato con il “Campus Infinito”, la scuola recanatese per studenti stranieri: parte di questi sono ospitati proprio nella foresteria del Centro “che torna così a vivere con questo nuovo rapporto e per noi significa un’entrata di 28 mila euro all’anno per un biennio come canone di affitto.” Corvatta ha parole di ringraziamento per tutti: gli Enti che hanno sostenuto il centro, i tre dipendenti “che con grande spirito di collaborazione hanno sposato il progetto di rilancio e pazientato nelle difficoltà del centro” e poi l’Amministrazione Comunale per intero ma soprattutto “l’assessore alla cultura. Nell’ultimo anno c’è stato un suo impegno costante nel voler riaprire quei rapporti difficili fra noi facendo così nascere una nuova stagione che sta già portando i suoi frutti per il rilancio delle attività culturali in una città come la nostra che ha subito le conseguenze di una crisi economica gravata poi dal problema drammatico del terremoto.”
antonio tubaldi
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