Fiordomo vuole l’ospedale unico provinciale a Villa Potenza

Sono sei sul tappeto le candidature presentate per la collocazione dell'ospedale unico provinciale: San Severino, Montecosaro-Morrovalle, Macerata (2 progetti), Tolentino e Castelraimondo. Si parla di un bacino di utenza di circa 320.000 persone e nei prossimi giorni dovrà essere finalmente definita la scelta per la localizzazione. Ai primi di agosto c’è stata l’assemblea dei sindaci di Area Vasta 3 a cui ha partecipato anche il primo cittadino di Recanati, Francesco Fiordomo, che dice di fare il tipo per il progetto su Villa Potenza. “Se dovessimo arrivare a votare i sindaci oggi sono spaccati sulle diverse proposte. Conta molto quello che deciderà Macerata: se fa una scelta forte e decisa forse ci sono i margini per determinare una maggioranza fra i sindaci ma se, invece, Macerata tiene i piedi su due staffe, si rischia molto perché a quel punto potrebbe prendere più consistenza la proposta di Civitanova, Montecosaro e Morrovalle. La scelta più giusta per me oggi è quella della vallata del Potenza, significherebbe usare un criterio logico che non penalizza affatto la vallata del Chienti che già è forte di suo.” Fiordomo non si fa tante illusioni anche perché ha ben chiaro quello che è il “punto di debolezza di questa ipotesi: la viabilità. Questa, però, può essere l'occasione per mettere mano ad un problema storico che abbiamo. Ce lo dobbiamo porre seriamente sin da subito e non tanto per l'eventuale ospedale di Villa Potenza, se sarà questa la scelta, ma per le attività produttive che insistono in questa zona. Infatti fino a quando i nostri imprenditori, leader a livello mondiale, riusciranno a sopravvivere con una logistica così difficoltosa? E’ vero che la bellezza del territorio, il prestigio di Recanati e il valore aggiunto delle Marche sono i tre elementi che fanno la differenza però se i tuoi fornitori fanno fatica ad arrivare con il camion come la mettiamo?” Fiordomo ipotizza che questa potrebbe essere la grande occasione per lanciare il progetto ricordando che anche per “la quadrilatero, quando partì, ci furono tantissime critiche. Bisogna dare merito a chi allora ha avuto questa geniale intuizione, e cito Mario Baldassarri. Oggi il collegamento Umbria-Marche è straordinariamente semplice e questo significa relazioni, economia e turismo. Proprio quello di cui abbiamo bisogno” 

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