Commovente cerimonia giovedì scorso alla cooperativa sociale “Terra e Vita” a Chiarino di Recanati: in un soffio i soci e i ragazzi lavoratori hanno spento, insieme al presidente Fabio Corvatta e alle tante autorità intervenute, ben 30 candeline. Era, infatti, il lontano giugno 1987 quando un piccolo gruppo di persone, composto da genitori di ragazzi diversamente abili, amministratori locali e operatori socio-sanitari, si mise al lavoro costituendo la cooperativa con l’obiettivo di dare un futuro di lavoro e integrazione a quei giovani che uscivano da un corso professionale di giardinaggio. Il Comune ci mise l’entusiasmo e la collaborazione, la regione attraverso l’allora assessore ai servizi sociali, il recanatese Elio Capodaglio, mise i primi 100 milioni di lire, gli Ircer misero 10 ettari di terra e una vecchia casa colonica sino ad allora abitata dai topi e utilizzata come deposito degli attrezzi agricoli: loro, i ragazzi, guidati dagli infaticabili Spartaco e Maria, ci hanno messo il cuore, le braccia per lavorare e la voglia di non farsi abbattere dalle tante avversità. Accanto a loro il valore aggiunto di quella esperienza: il volontariato: uomini e donne che, innamorati del luogo e di chi lo animava, passano il loro tempo libero con loro dando una mano preziosa. La festa è stata l’occasione per dire grazie a tutti: ai volontari, ai benefattori (in modo particolare al Pigini Group, rappresentato da Don Lamberto Pigini, e alla ditta Valenti), ai ragazzi. Il presidente Fabio Corvatta, dopo la messa celebrata dal vescovo monsignor Marconi e accompagnata dalle dolci voci della Schola Cantorum “Virgo Lauretana” di Recanati, ha anche nominato nuovi soci emeriti: dal prefetto al questore, dal vescovo al prof. Adornato dell’Università di Macerata, dal senatore Mario Morgoni all’assessore regionale Moreno Pieroni, dal comandante della Guardia di Finanza di Porto Recanati al conte Vanni Leopardi. Al termine la vecchia ara della casa colonica, oggi trasformata in un moderno agriturismo, si è colorata di tante eleganti tavole ben apparecchiate dove agli ospiti è stato servito un buffet di prodotti dell’azienda.
Antonio Tubaldi
foto di Urbano Mancinelli
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