Ancora fumata nera dall’incontro di oggi sulla Teuco

Non si scioglie il nodo Teuco che tiene inchiodati da mesi i lavoratori al loro sempre più incerto futuro. L’incontro di oggi pomeriggio svoltosi nella sede dell’azienda, voluto dai sindaci dai sindaci di Montelupone, Recanati e Potenza Picena, non ha sortito alcun effetto concreto. All’incontro erano presenti anche il direttore generale Giuseppe Grizzo (lamentata l’assenza dell’amministratore delegato), le organizzazioni sindacali, l’assessore regionale al lavoro Loretta Bravi, accompagnata dal dirigente Montanini e il consigliere regionale Luca Marconi. Il nodo centrale ormai verte tutto sulla cessione dell’azienda ad un compratore di cui non è stata rivelata ancora l’identità. Si sa solo, come ha riferito il direttore generale, che la proposta vincolante di acquisto dovrebbe concludersi non oltre il 30 ottobre prossimo. Le lungaggini non dipenderebbero dal quantum della cessione ma dalle garanzie che il venditore chiede. Da quello che si è capito le garanzie non riguardano tanto la continuità produttiva dell’azienda, e quindi l’aspetto occupazionale, quanto dal fatto che la vendita non abbia ricadute negative sul cedente, cioè l’attuale proprietà. Marconi non si spiega come l’attuale proprietà, che ha acquistato la Teuco appena due anni fa, ad oggi non abbia sostanzialmente investito nulla. “Nel frattempo, riferisce ancora Marconi, è emerso dall’incontro che le banche hanno tolto gli affidamenti, è rimasto solo un milione e mezzo con cui non si riescono a pagare neanche le bollette e si sono accumulati almeno 2 milioni di crediti non riscossi per cui l’azienda non è in grado di riprendere la produzione. Un’ipotesi alternativa potrebbe essere anche la dichiarazione del fallimento dell’azienda che potrebbe spingere qualcuno all’acquisto del marchio e magari all’affitto di un ramo della produzione e quindi salvare, se non tutto il livello occupazionale, almeno una sua parte.”

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