Ma quanto fa fatica il Comune di Recanati a riscuotere quanto dovuto dai cittadini per i servizi che gli stessi usufruiscono? Molto, stando alle cifre oggetto dell’incarico conferito alla ditta Abaco per il servizio di recupero stragiudiziale dei crediti tributari ed extra tributari. Oggetto dell’accertamento trasmesso dal settore dei servizi in questi giorni sono i canoni di locazione non riscossi per il periodo 2013/2016, le rette per la frequenza dei bambini del nido comunale per gli anni 2014 e 2015 e l’utilizzo della mensa scolastica per ben 6 anni, dal 2011 al 2016. Al 31 dicembre dell’anno scorso risultava ancora da riscuotere 14.248 euro per i canoni di locazione non pagati da parte di quelle famiglie alle quali l’Amministrazione ha reperito sul mercato privato alloggi poi subaffittati a prezzi calmierati mentre il credito per la frequenza dei bambini al nido ammontava a poco più di 5 mila euro. Molto più consistente il debito maturato per la mensa scolastica: di fatto sono stati erogati pasti ai bambini non regolarmente pagati per quasi 21 mila euro. Se a questi aggiungiamo il peso del non pagato o del contenzioso dei cittadini con l’Ente per Ici (circa 122 mila euro), Imu (un milione e passa) e tarsu e tari (altro milione) non c’è proprio da gioire. Che dire poi del portafoglio ricco di crediti non riscossi relativi al comportamento indisciplinato degli automobilisti? Si parla di un altro pacchetto di 800 mila euro, centesimo in più centesimo in meno. A fine gennaio l’Amministrazione, nell’obiettivo di mettere comunque qualcosa nella casse asfittiche dell’Ente e contestualmente per venire incontro a quei soggetti in difficoltà che in questo momento fanno fatica a rispettare tutte le scadenze fiscali o a pagare i servizi, ha approvato il regolamento che consente a chi ha ricevuto un’ingiunzione di pagamento per entrate comunali di usufruire dell’agevolazione cosiddetta “rottamazione delle cartelle”. Allora si disse che la platea interessata al provvedimento, e che quindi aveva debiti maturati con l’Ente, era costituita da quasi 1.300 contribuenti che, se avessero aderito, avrebbero potuto beneficiare di uno sgravio presunto di circa 400.000 euro per sanzioni ed interessi. I cittadini interessati potevano presentare istanza entro il 2 maggio scorso ed estinguere il proprio debito entro il 30 settembre del prossimo anno. Sarà interessante andare a verificare in quanti hanno usufruito di questo ravvedimento.
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