Anziana recanatese truffata: soldi e oro per salvare il figlio

E’ senz’altro una delle truffe più classiche ma anche la più brutta perché colpisce il cuore di una madre e per giunta anziana. Lei, M.T.S., ha 84 anni vive in un appartamento in via della Resistenza a Recanati. Ieri mattina le bussa alla porta un distinto uomo sulla cinquantina, dalla corporatura e statura normale, che con tono preoccupato ma affabile le si presenta come l’avvocato del figlio che in quel momento è in caserma a Macerata perché con la propria auto ha investito un giovane in sella ad una vespa che ora versa in gravi condizioni di salute in ospedale. Se vuol salvare il figlio dalla galera immediata bisogna pagare in fretta una cauzione e di fronte alle titubanze della donne prende il cellulare e fa un numero dicendo che è proprio il figlio al telefono mentre, invece, è un suo complice. La donna, sempre più preoccupata, sente qualcuno che le dice “mamma salvami” e senza pensarci su apre il cassetto del comò e tira fuori tutti i soldi che ha: 1.400 euro. Ma il truffatore non si accontenta di ciò e pretende dalla donna anche quel poco oro che indossa: un paio di orecchini, un anello e persino la fede nuziale, tutti ricordi cari che la donna sacrifica con generosità per il bene del figlio. Con un’ultima timida esitazione chiede all’uomo i suoi documenti ma questi le dice che nella fretta li ha dimenticati in caserma dove ora corre per depositare la cauzione e liberare immediatamente il figlio. La donna, ormai confusa, quasi lo ringrazia e solo dopo aver chiuso la porta di casa dietro a quell’uomo distinto con il telefono chiama direttamente i suoi cari per spiegare loro quello che è successo. E’ questioni di attimi e capisce subito di essere stata vittima di sciacalli che hanno approfittato di lei. Scatta immediatamente la denuncia ai carabinieri di Recanati ma ormai sarà ben difficile individuare i due mascalzoni.

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