Gli ascensori pubblici a Recanati sono ormai come le rotatorie stradali, ogni tanto ne spunta fuori uno. Dopo essere scomparso da qualche anno ecco comparire, infatti, fra le opere pubbliche da realizzare l’ascensore del Duomo richiesto anche dai commercianti di via Falleroni e di Corso Persiani. Se ciò non bastasse compare anche, fra le opere da realizzare, una scala mobile che dovrebbe collegare via Cesare Battisti con piazza Leopardi passando diritta diritta per la scalinata Broglio D’Ajano. Il sindaco, però, smusa un pochino. Lui non è tanto d’accordo in quest’ultima opera perché la scalinata verrebbe alterata e rappresenta invece un pezzo di storia da conservare.
Ecco allora spuntare, in alternativa, un altro ascensore da realizzare al posto della scala mobile all’interno del palazzo comunale: quello già presente a uso interno degli uffici mentre l'altro nuovo a disposizione della popolazione. Intanto, però, c’è da pensare alla riapertura del palazzo Comunale lesionato dal terremoto. I soldi ci sono per i lavori, circa 3 milioni di euro che sono giunti inaspettati nelle casse del Comune quale indennizzo della compagnia di assicurazione. C’è solo da sapere come impegnarli perché l’amministrazione vorrebbe destinarne quasi la metà per altri scopi, come la copertura del campo di calcetto o i parcheggi per il Palacingolani.
Interventi che, con il terremoto, non c’entrano nulla. Perché quei tre milioni la maggioranza non li impiega totalmente per i lavori di ristrutturazione del palazzo comunale che, secondo i periti dell’assicurazione, ha subito danni per sei milioni di euro? Le forze di opposizione su questo sono disposte a fare il diavolo a quattro anche se il sindaco cerca di spiegare il perché di questa scelta.
Perché questi soldi, spiega Fiordomo, “sono stati liquidati dall'assicurazione nel mese di ottobre e vanno spesi, per le regole della contabilità nazionale degli enti pubblici, entro il mese di dicembre o, meglio, vanno impegnati su un progetto definitivo e per questo occorre aver fatto la gara per i lavori entro il mese di dicembre. Quindi noi abbiamo pensato di utilizzare questi fondi per gli interventi che possono essere attivati immediatamente. Lasciarli non utilizzati equivale ad un avanzo di amministrazione che oggi pesa come un macigno sulle possibili disponibilità economiche del comune per gli investimenti negli anni successivi”.
D’altra parte, spiega ancora il sindaco, con il terzo stralcio di lavori all’interno del palazzo comunale saranno sistemati tutti i locali nevralgici: dagli uffici all'Aula Magna, la Sala del Consiglio, il Salone degli Stemmi e l'Atrio comunale.
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