Atto vandalico ai giardini pubblici. Danneggiata la panchina artistica di Federica Amichetti

L’Associazione Infinito Spazio –ISgallery, a pochi giorni dall’inaugurazione dei Giardini d’Artista, comunica che è stato compiuto un atto di vandalismo e danneggiamento di una scultura situata nei pressi della fontana del piano inferiore appena ristrutturato. L’opera dell’artista Federica Amichetti è stata privata della parte in ceramica terminale e si è tentato di distaccare l’acciaio specchiante che ne costituiva appoggio. L’atto vandalico, è stato appurato nella mattinata del 17 dicembre scorso ed immediatamente denunciato al comando della Polizia Municipale. In un primo momento si è pensato al furto ma, dopo la segnalazione, è emerso il ritrovamento dell’oggetto fittile da parte di un operaio del Comune. Sono già state esaminate le registrazioni delle telecamere presenti nel luogo al fine di individuare i colpevoli che hanno agito sabato 16 dicembre verso le 19.30. La polizia municipale, da subito intervenuta con efficacia, potrà presto disporre di tutti gli elementi utili ad intraprendere ogni misura di legge contro i responsabili.  Il vice comandante Danilo Doria, infatti, avendo le immagini dei vandali, ha iniziato le indagini e, una volta intercettati, i colpevoli saranno pesantemente puniti.

Alla luce dell’accaduto la Pubblica Amministrazione è da ritenersi parte lesa nella sconsiderata iniziativa di deturpamento di un'opera d'arte destinata alla collettività e all'uso pubblico.

L’opera sarà ripristinata non appena possibile.

 

Come presidente dell’associazione ISfgallery e curatrice del progetto, esprimo il mio rammarico per un inutile gesto frutto di ignoranza ed espressione di ignobile arroganza verso la Città e i suoi Beni pubblici. Un oltraggio al principio di rispetto, che è alla base della nostra convivenza civile. Si sa perfettamente che le opere pubbliche sono esposte a rischi di questo genere. Per questo il Comune ha cercato al meglio di mettere in sicurezza la zona con il sistema di videosorveglianza e l’ottima illuminazione. Inoltre, con l’installazione di una targa esplicativa poco distante dall’area, ha cercato di fornire all’utenza un “codice di lettura” affinché un’opera d’arte possa essere riconosciuta e fruita. Pensavo che un’operazione culturale come questa sarebbe riuscita a generare responsabilità nei confronti di questi luoghi e scoraggiare ogni tentativo di abuso verso il nostro patrimonio. Purtroppo non basta l’educazione alla cultura per neutralizzare la mano di chi non conosce il rispetto per la città e i suoi abitanti. Al giorno d’oggi non comprendere che rovinare i beni pubblici significa danneggiare ogni cittadino è una cosa molto grave. Come ho ripetuto più volte, le tre opere installate ai giardini non sono soltanto semplici “panchine” ma sono sculture. Auspico che le indagini possano portare rapidamente a far piena luce sull’accaduto. Ricordo che deturpare le opere d’arte è un REATO!

 

Nikla Cingolani

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