Cantiere sequestrato a Civitanova Marche: 8 imprese senza POS, una sospesa per lavoro “in nero”

Nella mattina odierna una importante operazione di vigilanza a garanzia del rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro in edilizia e a contrasto del lavoro sommerso, è stata effettuata presso un cantiere di significative dimensioni in Civitanova Marche dai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata (coordinati dal Comandante Martino Danilo Di Biase) e dagli Ispettori delle Aree Vigilanza Tecnica e Ordinaria dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata (diretti dal Capo dell’Ispettorato dott. Pierluigi Rausei e coordinati dal dott. Maurizio Battistelli), congiuntamente ai militari della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche.

Ispettori del lavoro e Carabinieri hanno riscontrato la presenza di 4 lavoratori autonomi e di 11 imprese attive ed operative nel cantiere, ben 8 delle quali, tuttavia, del tutto prive del Piano Operativo di Sicurezza (POS), il documento principe della valutazione dei rischi nel cantiere, in palese violazione dell’art. 96 del d.lgs. n. 81/2008 (Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro) e dell’Allegato XV allo stesso Testo Unico.

Inoltre, pur in presenza di un ponteggio di dimensioni importanti mancava nel cantiere il Piano di montaggio, uso, smontaggio ponteggio (PIMUS), d’altra parte Ispettori e Carabinieri hanno rilevato la totale mancanza degli ancoraggi al ponteggio, in palese e grave violazione dell’art. 136 del d.lgs. n. 81/2008 e dell’Allegato XXII al Testo Unico.

In aggiunta, all’interno del cantiere, la scala di collegamento fra i piani dell’edificio in costruzione recava pericolose aperture sul vuoto, in palese e grave violazione dell’art. 146 del Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro.

Infine, sono stati individuati presso una delle imprese ben due lavoratori totalmente “in nero” (su 5 lavoratori operanti per la stessa azienda in cantiere), per cui è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività di impresa per aver fatto ricorso in modo grave al lavoro sommerso (più del 20% dei lavoratori presenti).

L’operazione, disposta dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata, ha dato un fondamentale esito nelle azioni di tutela del lavoro regolare e del rispetto delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le gravi violazioni accertate e contestate, peraltro, stante la qualità e la quantità delle irregolarità prevenzionistiche riscontrate, hanno fatto scattare anche il sequestro preventivo dell’intero cantiere edile, ai sensi dell’art.321 c.p.p., concordato con il PM della Procura della Repubblica di Macerata.

Le sanzioni pecuniarie, penali e amministrative, che riguardano, oltre al committente e alle imprese esecutrici, anche il tecnico coordinatore per la sicurezza, superano i 40mila euro.

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