Appuntamento con l'Arte 5 febbraio 2018 –
Egidio Guidolin “Il papà degli antiquari”, titolo di un articolo scritto da Edoardo Pittalis su Il Gazzettino veneto, è un appassionato di oggetti trovati, usati, logorati dal tempo, profumati di storia. Sono tracce di memoria, frammenti di un tempo passato che può ancora essere raccontato per far riemergere momenti di vita vissuta. Egidio con questi oggetti allestisce mostre a tema come la Grande Guerra, la cucina, la scuola dall’Unità d’Italia al Duemila.
Nella mostra “La vita dopo la guerra” ogni reperto bellico è trasformato in “oggetto di pace” per l’uso domestico. Così i bossoli diventano vasi e l’elmetto rovesciato con la saldatura di un tubo diventa un imbuto. “Era un’arte, recuperare…Il pezzo più bello, però, è quell’elmetto appeso col filo di ferro a un picchetto sul muro e trasformato in un vaso di fiori. C’è un buco, in quell’elmetto. Forse di una pallottola o della scheggia di una granata che ferì o uccise il soldatino che lo indossava. E quel buco, attraverso il quale passò forse la morte, consente oggi all’acqua in eccesso di andarsene. E aiuta a vivere quelle bellissime stelle alpine. È vita. Arte. Poesia.” Così scrive Ermanno Olmi, il grande regista famoso per il film "L’Albero degli zoccoli”, nel catalogo della mostra.
Molto suggestiva e commovente anche la mostra itinerante sulla scuola di una volta allestita con un’aula veneta degli anni Trenta ricostruita con la cattedra, la lavagna, la pedana e tutti gli oggetti: le matite, i disegni, le cartelle…Nel catalogo l’introduzione è di Gian Antonio Stella, giornalista del Corriere della Sera.
Data l’importanza storica, la mostra sulle “elementari” è argomento d’interesse per la Sipse, Società Italiana per il Patrimonio Storico Educativo, nata il 14 Settembre 2017 a Macerata grazie ai professori universitari di dodici Atenei italiani che hanno sottoscritto lo statuto e l’atto costitutivo.
Nel “cassetto” dell’antiquario ci sono altri progetti espositivi come la mostra dedicata ai muratori, una classe lavorativa molto antica e popolare.
A raccontare la storia di Egidio Guidolin, ospite in studio suo figlio Matteo.
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