Assemblea PD Recanati: un dibattito acceso ma necessario

“Abbiamo impostato l’incontro diversamente dal solito, un confronto aperto che ha coinvolto gran parte degli intervenuti. Ne è uscito un bel dibattito, anche acceso a tratti, ma necessario a guardarsi negli occhi e affrontare di petto le ragioni che hanno causato la debacle elettorale. Era proprio questo l’obiettivo che l’assemblea si era prefissata di cogliere. Sono emersi spunti, anche storici, suggestivi. Dopo decenni, quasi senza accorgercene abbiamo perso l’egemonia, quella culturale, che apparteneva alla sinistra. Questo predominio che finisce, con la scuola di Chicago nei primi anni 80, ricordiamo che determina un’economia mondiale liberale. L'insegnamento del passato come viatico per avviare tra i giovani un indirizzo di studi dedicato alla politica e ai suoi veri contenuti. Essere all’opposizione oggi è una formidabile opportunità per ricostruire tutto il tessuto del centro sinistra dialogando con chi storicamente sono stati gli interpreti.  Io credo che abbiamo perso su tre temi cruciali. Il lavoro, che segue una logica internazionale e che ci ha spinto in quella direzione, dove dobbiamo ripartire recuperando il buono fatto e guardare con attenzione alle tutele sociali crescenti nella mobilità. La scuola, dove avevamo le nostre roccaforti e abbiamo fatto interventi importanti, ma anche lì abbiamo commesso errori trovandoci contro autorevoli portatori di pensiero. La sicurezza, l’abbiamo lasciata agli altri, sembra che se un uomo di sinistra ne parla è razzista. Il fenomeno dell’immigrazione è stato ben regolamentato ma la criminalità è aumentata e ha coinvolto anche noi italiani. Su questi temi riparte la nostra riedificazione da contrapporre al qualunquismo che, attenzione, storicamente c’è sempre stato e noi a volte ci siamo scivolati.”

 

;

Lascia un commento