RIFLESSIONI DA FINE STAGIONE

L’età ormai avanzata  mi  costringe a trascorrere  molta  parte  della  giornata  a  casa, alle Grazie.

In  questa  bella  stagione  primaverile  mi  fermo  volentieri  a  sedere  sul  terrazzo  di  casa  che  fronteggia  l’aspro  colle  che  culmina  con  il  parco  di  Villa  Colloredo.

Un  colle  che  mi  richiama  alla  memoria  la  sanguinosa  battaglia  del  terzo  decennio  del  1300  tra  i  Ghibellini  recanatesi, che  non  erano  motivati  solo  da  preferenza  per  l’Impero,  e  le  schiere  papaline mobilitate  sotto  il  segno  della  Crociata    da  Giovanni  XXII, l’ultimo  Papa  con questo  nome  prima  del  Papa  Santo  Roncalli.

Ma  non   meno  forte, anzi  molto  più  forte, è  il  richiamo  al  fatto, molto  più  vicino  a  noi, che  risale  solo  a  qualche  decennio  addietro, che  questo  aspro  colle  era  un  terreno  coltivato  con  fatica  immane  di  uomini  ed  animali  da  tiro, per  ricavare  dalla terra  un  tozzo  di  pane  per  la  famiglia  del  contadino   mezzadro   ed  una  qualche  rendita    per  il  proprietario.

Mi  capita, allora, di   interrogarmi sulle  cause  che  hanno  portato  a  cancellare  queste  situazioni  ed  ai   cambiamenti  che  certamente  ci sono  stati  e  se  gli  stessi  erano  auspicabili.

Nei  limiti  delle  mie  capacità  di  analisi trovo  la  risposta  nella  politica  praticata  dalla  sinistra e  nelle  battaglie  organizzate  dalla  stessa, anche  se  lacunosa  per  le  sue  assurde  divisioni  che  l’hanno  sempre  caratterizzata.

Quella  sinistra  che  auspico  risorga  in  termini  rinnovati  perché  non  risorgano  i  tempi  ai  quali  mi  fa  pensare  il  colle  che  ho  di  fronte.

Gianni  Bonfili.

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