“Noi abbiamo a cuore la sicurezza dei nostri cittadini ed è per questo che la strada di via Lavanderia resterà chiusa fino a quando non verranno realizzati i lavori da me richiesti”. Queste le parole del Sindaco Paolo Niccoletti, annunciate nelle interviste e nei comunicati stampa in risposta al sottoscritto in merito alla ormai vicenda vergognosa di Via Lavanderia. Nelle stesse ordinanze, firmate dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, veniva riportata esplicitamente la richiesta protocollata del Sindaco: “Vista la nota prot. 1225 del 21/05/2018 con la quale il Sindaco chiede al III Settore la messa in sicurezza del tratto di strada di Via Lavanderia che va dal limite della proprietà della Fraternità di Betania, fino all’incrocio con via Leonessa, in quanto lo stesso risulta sconnesso con buche ed avvallamenti pericolosi per la viabilità e l’incolumità pubblica”.
Oggi via Lavanderia, dopo la scadenza dell’ottava ordinanza, è stata riaperta! I massi di cemento che non permettevano l’accesso sono stati rimossi, così anche i divieti, ripristinando la viabilità dopo ben 10 mesi di chiusura, ma la cosa più sorprendente è che i tanto annunciati lavori richiesti dal sindaco, proprio quei lavori necessari per la sicurezza dei cittadini, non sono stati fatti!!
La strada, ad oggi, risulta ancora sconnessa, piena di buche e di avvallamenti che davvero possono e potrebbero mettere a rischio l’incolumità delle persone. Una cosa veramente vergognosa, dimostrando quanto avevo dichiarato nelle precedenti settimane: la chiara incapacità di un Sindaco ad amministrare una Città! In tutto questo tempo non sono riusciti a completare i lavori, perché? Quali sono i veri motivi di questi ritardi? Perché continuare a prendere in giro i cittadini?
Voglio dare un consiglio a Niccoletti: “Smetti di fare il ciarlatano, concentrati a fare il sindaco per il bene della Città e dei loretani, fai la persona seria, perchè Loreto merita molto di più ed in tre anni non hai fatto nulla di sostanziale e di buono, tranne puntare il dito contro le persone”.
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