Per il Guzzini Challenger quella del 2018 sarà ancor più un’edizione internazionale. Le più forti racchette di 29 Paesi si contenderanno l’ambito Trofeo Francesco Guzzini. La sua conquista ha rappresentato per molti un vero trampolino di lancio: proprio da Recanati partì nel 2013 la splendida scalata in classifica del pugliese Thomas Fabbiano, ora n. 111 del ranking mondiale, e sesto in Italia. In tutti questi anni il pubblico ha potuto emozionarsi e vivere magici momenti di sport grazie alle gesta di tanti campioni: dal giovanissimo Gianluigi Quinzi, che si era appena affermato nell’edizione junior di Wimbledon (2012), nella sfida tutta marchigiana contro l’ascolano Stefano Travaglia, al croato Viktor Galovic (2017) che, dopo essere entrato nel tabellone principale attraverso le qualificazioni, ha eliminato tutti i favoriti della vigilia per poi conquistare il suo primo challenger in carriera. Quest’anno Galovic, che vive in Italia da quando era bambino, dovrà difendere il titolo, attualmente è il n. 183. Il Guzzini ha rappresentato per lui un momento di svolta, così come la settimana seguente la finale di Braunschweig, in Germania, in cui si è dovuto ritirare per infortunio contro lo spagnolo Nicola Kuhn. Come ha dichiarato in alcune interviste, se non avesse raggiunto alcun risultato soddisfacente, a fine anno avrebbe smesso di giocare. Fortunatamente è arrivata la vittoria di Recanati che gli ha ridato nuovo slancio permettendogli di entrare in pochi mesi nella top 200. Ora, con la guida del maestro Daniel Panajotti (ex coach di Francesca Schiavone) che lo segue in tutti gli spostamenti, punta alla top 100. Del ventottenne sentiremo ancora parlare anche perché in ben due occasioni ha rappresentato la Croazia in Coppa Davis.
A causa del forfait di alcuni iscritti che sono riusciti ad entrare, attraverso le qualificazioni, al tabellone principale di Wimbledon (Bemelmans, Fabbiano e Travaglia) il seeding sarà guidato dall’indiano Ramkumar Ramanathan (Atp n.125), recentemente eliminato al primo turno di qualificazione a Wimbledon da Simone Bolelli. Gli italiani sono un po’ la sua bestia nera, anche a marzo, al Challenger di Marbella, si è dovuto arrendere ai quarti a Marco Cecchinato. A proposito l’azzurro reduce dall’exploit al Rolland Garros partecipò senza successo all’edizione del 2012 del Guzzini Challenger dove si fece apprezzare per l’impegno e la grande attenzione riposta negli allenamenti. Un duro lavoro che è stato ripagato con la conquista della semifinale del torneo francese.
Il numero due del torneo sarà il bielorusso Ilya Ivashka (Atp n.126). Il 24enne di Minsk riesce a dare il meglio di sé sulle superfici dure come quella recanatese dove può sfruttare al meglio tutta la sua potenza derivante anche dal metro e 96 di altezza. Non a caso l’anno scorso si è aggiudicato il Challenger di Fergana in Uzbekistan e a marzo quello di Shenzhen in Cina, entrambi sul cemento. Al Guzzini troverà il connazionale Egor Gerasimov (Atp n. 217) vincitore lo scorso maggio del Challenger di Karshi in Uzbekistan.
La ben nutrita truppa di azzurri sarà guidata da Salvatore Caruso (Atp n.195) che proverà a centrare la finale dopo averla mancata di un soffio nel 2017 per mano di Galovic. Il siciliano nei
giorni scorsi a Wimbledon ha dato vita ad uno splendido duello contro Napolitano, vecchia conoscenza del torneo recanatese (5-7, 6-2, 6-2). Ritorna al Guzzini per migliorarsi anche Andrea Arnaboldi (Atp n. 241), che dopo aver superato agli ottavi del Challenger di Milano Gianluigi Quinzi (7-5, 2-6, 6-3), si è dovuto arrendere ai quarti contro l’olandese Thiemo de Bakker (6-3, 1-6, 3-6). Con l’uscita di alcuni azzurri, che proseguono la loro avventura a Wimbledon, entra nel tabellone principale Lorenzo Giustino (Atp n. 266). Il napoletano è dato in crescita, ad inizio di giugno è arrivato fino alla semifinale del Challenger di Shymkent, in Kazakistan, mentre a maggio è stato sconfitto ai quarti del Challenger di Mestre da Gianluigi Quinzi.
Anche quest’anno sarà presente la compagine francese guidata dal combattivo Quentin Halys, n. 133 al mondo, e da Antoine Hoang (Atp n. 232). A febbraio il 21enne Halys ha conquistato il Challenger di Quimper e si è poi ripetuto due mesi dopo a Nanchang in Cina. Ha già partecipato all’edizione dello scorso anno del Guzzini, cercherà quindi di mettere a frutto l’esperienza maturata. Debutta invece al torneo recanatese Hoang, a suo agio sia sulla terra che sul cemento. Ad aprile ha ben impressionato al Challenger di Francavilla dove è arrivato in semifinale perdendo contro il più quotato norvegese Casper Ruud.
I giocatori del Guzzini dovranno tenere d’occhio diversi giovani tra cui Alexander Bublik (Atp n. 141). Il kazako l’anno scorso, dopo diversi Futures, ha vinto il Challenger di Morelos in Messico entrando così nella top 100. Al Guzzini punterà anche al premio come miglior giovane promessa, intitolato alla memoria del maestro Stefano Carlorosi, scomparso recentemente, che tanto si è prodigato per la crescita delle giovani racchette recanatesi e dell’intero movimento marchigiano.
Ritorna a Recanati Adrian Menendez-Maceiras (Atp n. 146). Lo spagnolo lo scorso 5 maggio ha conquistato il Challenger di Puerto Vallarta in Messico battendo il serbo Danilo Petrovic per 1-6, 7-5, 6-3. Maceiras è tra le racchette più amate dal pubblico recanatese anche perché viene sempre volentieri al circolo leopardiano e si distingue per la sua estrema correttezza durante i match. A proposito Petrovic (Atp n. 223) parteciperà al Guzzini dopo essere uscito dalle qualificazioni di Wimbledon per mano di Alessandro Giannessi. Il serbo sarà il giocatore più alto del torneo (2,03 mt.), sul duro a volte l’altezza può rivelarsi un buon alleato, dopo aver sfiorato la vittoria di diversi challenger farà quindi di tutto per accreditarsi a Recanati. Non bisognerà sottovalutare neanche lo spagnolo Pedro Martinez (Atp n. 249), un giocatore giovane, ma determinato che ben si comporta anche nel doppio.
Il continente americano sarà rappresentato dal colombiano Daniel Elahi Galan (Atp n. 220), che ha ben figurato la settimana scorsa al Challenger dell’Aquila uscendo ai quarti, dal domenicano Roberto Cid Subervi (Atp n. 233), dall’ecuadoriano Roberto Quiroz (Atp n. 244), che è appena uscito al primo turno del torneo di Eastbourne, e dall’argentino Facundo Arguello (Atp n. 252), di ritorno dal Challenger di Milano.
Vorrà dire la sua anche il giapponese Hiroki Moriya (Atp n. 214), vincitore lo scorso 27 maggio del Challenger sull’erba di Loughbrough in Inghilterra, mentre è uscito al secondo turno al Challenger di Inkley. Nonostante sia una racchetta piuttosto minuta, si comporta sempre bene sui campi veloci grazie ad una buona tecnica e alla consueta determinazione che caratterizza i giocatori del Sol Levante.
Quella del 2018 del Guzzini Challenger si presenta dunque come un’edizione di altissimo livello con diversi atleti che potrebbero iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro. Intanto la Federazione ha assegnato le 3 wild card di sua competenza a: Raul Brancaccio, Enrico Dalla Valle e Andrea Vavassori, mentre il Circolo Tennis l’ha concessa al beniamino di casa Giacomo Miccini.
Il livello del Guzzini Challenger 2018 si conferma quindi tra i più alti. Si comincerà a giocare oggi, sabato 30 giugno, con i primi incontri del torneo di qualificazione, mentre da lunedì 2 luglio sarà in campo il tabellone principale. Sabato 7 le semifinali e la finale del doppio e domenica 8 la finale. Tutte le partite verranno trasmesse in diretta streaming sul web ed i risultati degli incontri saranno in live score (tempo reale) sul nostro sito. Curiosità e news anche su Facebook, Twitter, Instagram e Youtube con aggiornamenti e foto istantanei. Un’ampia sintesi di ogni giornata verrà proposta nella trasmissione televisiva “Tennis Break”, in onda tutti i giorni su Tv Centro Marche e Tvrs, mentre un breve servizio sarà trasmesso su Supertennis durante le dirette da Wimbledon.
“Siamo felici che i giocatori si siano affezionati al nostro torneo dove hanno la possibilità di scalare posizioni in classifica. Quest’anno, in contemporanea, ci sarà soltanto un altro Challenger a Marburg in Germania – ha detto in conferenza stampa il presidente del circolo Adolfo Guzzini L’entry list vede quindi la presenza di giocatori validi, con alcuni giovani che attendono di veder confermate le loro qualità ed aspirazioni, questo garantirà spettacolo a chi ama il tennis sul veloce. Ci aspettiamo un grande torneo anche da parte degli atleti italiani. Vorrei ricordare che la scommessa lanciata molti anni fa da mio fratello Giannunzio è stata ampliamente vinta. Il nostro è diventato un circolo di livello internazionale con una ricca attività agonistica, tanto da essere il quinto della Regione Marche”. Il Challenger è la punta di diamante di un’attività tennistica di assoluto prestigio. I soci del circolo sono 230, mentre la scuola SAT guidata dal maestro Pier Paolo Cenci richiama ogni anno 110 ragazzi. “In questi 31 anni non abbiamo creato campioni, ma riteniamo di aver contribuito a far crescere giovani secondo sani e leali principi – ha aggiunto Guzzini – Per molti dei nostri ragazzi il Challenger rappresenta una ghiotta occasione per vedere da vicino i grandi campioni. Il Guzzini Challenger, con la presenza delle testate giornalistiche nazionali e locali, rappresenta anche un’importante vetrina per la città di Recanati e le Marche, che sta provando a rialzarsi dopo le ferite del terremoto. Il mio ringraziamento più sentito – ha concluso il presidente del circolo – va alle istituzioni e soprattutto agli sponsor, senza i quali non sarebbe possibile creare un evento così importante. La speranza è che certe collaborazioni possano proseguire, permettendoci di andare avanti e magari continuare a crescere”
L’ingresso a tutte le partite del Challenger è gratuito. Orari, informazioni, risultati e aggiornamenti in tempo reale su www.ctguzzini.it .
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