Anche Galovic centra le semifinali del Guzzini Challenger, fuori tutti gli italiani

E’ il vincitore dello scorso anno l’ultimo semifinalista del Guzzini Challenger. Viktor Galovic ha saputo tenere a bada il giovane bielorusso Ilya Ivashka dando spettacolo davanti ad un folto pubblico. Dopo un primo set tirato vinto 7-6, ha subito nel secondo la rimonta dell’avversario. Avanti di due game Ivashka credeva che fosse possibile pareggiare i conti, ma Galovic si è subito ripreso fino a vincere per 6-4. “Avevo, e ho ancora, troppa fame – ha detto il croato a fine match – l’obiettivo è difendere il titolo e raggiungere al più presto la top 100, magari entro un anno. In semifinale incontrerò un avversario esperto come Maceiras che conosce meglio di me questi campi ed è sempre sostenuto dal pubblico. Non sarà facile, ma ce la metterò tutta”.
Ci si sta avvicinando alla finalissima di domenica 8 luglio: raggiunge la semifinale anche il tedesco Daniel Brands che ha eliminato il siciliano Salvatore Carus o(6-4, 7-6). L’esperienza del tedesco ha fatto la differenza in un match sofferto soprattutto nel secondo set con Caruso che ha provato in tutti i modi a risollevare la partita portandolo al tie-break. Brands in semifinale affronterà l’ecuadoriano Roberto Quiroz che a sorpresa ha eliminato il giapponese Hiroki Moriya (6-4, 6-2). L’imprevedibilità del centro-americano ha avuto la meglio sulla precisione millimetrica del nipponico.
Dopo Caruso esce l’ultimo italiano rimasto in gara: il napoletano Lorenzo Giustino ha ceduto in due set (6-4, 6-2) contro lo spagnolo Adrian Menende Maceiras. La maggiore esperienza dell’iberico ha fatto la differenza. “Se ieri sera è andata più che bene – ha detto al termine del match Giustino (aveva sconfitto al terzo set il promettente francese Hoang) – quest’oggi sono rimasto impigliato nella splendida ragnatela costruita durante tutta la partita da Maceiras. Purtroppo non essendoci molte superfici in cemento in Europa, ad eccezione di Recanati, diventa difficile prepararsi al meglio, anche se amo le superfici veloci. Ero reduce dalla terra rossa ed entrare nei meccanismi che implica questo tipo di superfice non è mai facile. Comunque – ha concluso – sono più che soddisfatto di come ho giocato in questo torneo. Al Guzzini mi sono trovato in maniera splendida, è un ottimo circolo ed il Challenger è tra i più qualificati”.
Per quanto riguarda il tabellone del doppio la coppia cinese Xin Gong-Zhang ha staccato il pass per la finale di oggi (ore 18:00) battendo i francesi Halys-Olivetti per 6-7, 6-1, 10-6).
 Dopo essere uscito dal singolo non va avanti neanche nel doppio Salvatore Caruso, in coppia con Walter Trusendi vengono sconfitti dall’ecuadoriano Gonzalo Escobar e dal brasiliano Fernando Romboli per 4-6, 6-4, 10-5. Una partita in cui gli azzurri hanno molto da recriminare perché la situazione si era messa subito bene con il primo set vinto con una certa facilità, ma la stanchezza per il quarto disputato contro Brands e la determinazione degli avversari non hanno permesso agli ultimi italiani rimasti in gara di proseguire la loro avventura. “Ora c’è il Challenger di Perugia – ha detto Caruso – qui al Guzzini due anni fa ero arrivato ai quarti, l’anno scorso in semifinale, e ora mi fermo nuovamente ai quarti. Vorrei tanto raggiungere la finale, l’anno prossimo tornerò con ancora più entusiasmo per portarmi a casa un torneo a cui sono particolarmente legato”.
Antoine Hoang è stato premiato come miglior giovane promessa
del torneo. Il francese ha disputato un ottimo Challenger come ha detto in un’intervista
concessa al termine della premiazione. “Contro un giocatore esperto e di ottimo livello come Giustino non potevo fare di più – ha detto Hoang – sono comunque contento anche perché sono entrato nel tabellone principale senza l’ausilio di alcuna wild card, ma solo per meriti personali”.
Hoang è stato premiato da Roberto Carlorosi, fratello del maestro Stefano a cui era intitolato il premio. Carlorosi, scomparso recentemente, è stato tra i protagonisti della crescita del circolo tennis ed ha allevato tante giovani racchette marchigiane. “Vorrei ringraziare la famiglia Guzzini, il maestro Pierpaolo Cenci e tutto e il circolo tennis per questo importante omaggio alla memoria di mio fratello Stefano – ha detto Roberto Carlorosi durante la premiazione – un segno di vicinanza alla nostra famiglia che abbiamo apprezzato particolarmente”.
Si ricorda che l’ingresso a tutte le partite del Challenger è gratuito. Orari, informazioni, risultati e aggiornamenti in tempo reale su  www.guzzinichallenger.com.                                                                                                                          
                                                                          

 

 

 

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