Sono risultati, infatti, vincitori della “July 2018 Monthly Edition” dell’Oniros Film Awards, un festival giovane che punta a migliorare la comunicazione tra differenti culture attraverso l'arte del cinema. Il progetto presentato, “Start Up a War”, che vede la regia di Sara Reginella, è un documentario alla scoperta dei conflitti relazionali tra individui che si celano dietro allo scoppio di una guerra. Il premio è stato ottenuto come miglior “Voice Over” ed è proprio Giulia Poeta la protagonista del commento fuori campo. Mines, invece, si è occupato, insieme a Michele Senesi, della post produzione audio nel suo studio professionale, il Minestudio Recording.
Giulia Poeta, una laurea in tasca in biologia marina, da tempo ha intrapreso, invece, la strada artistica. Figlia d’arte, suo padre è Marco Poeta il musicista recanatese conosciuto a livello europeo per essere considerato un vero fadista dai portoghesi, ha interpretato la mamma di Beniamino Gigli nel film “Un uomo una voce” del regista Giuseppe Conti.
Mines, invece, per due volte vincitore del festival di Musicultura, è assunto agli onori della cronaca in particolare nel 2006 con il brano "Per diventare gay", lanciata da Fiorello e Marco Baldini su Viva Radio 2. Si occupa ora prevalentemente di produzioni musicali nel suo studio di registrazione.
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