Snobbato il comitato “Riprendiamoci il territorio”

In data 27 Novembre 2017, con l’avvenuto protocollo dei documenti, nasce un Comitato Spontaneo denominato “ RIPRENDIAMOCI IL TERRITORIO” per ottenere dalle pubbliche autorità, la risoluzione dei seguenti problemi:
 
-Riqualificazione dell’area urbana dal fiume Potenza alla Pineta Volpini
 
-Assiduo controllo del territorio con forza pubblica per l’intera area circostante, comprendente i condomini, Pineta, Mewi, Green Leaves fino all’Hotel House.
 
-Estensione di illuminazione delle strade adiacenti la Pineta Volpini ed auspicabile iniziativa da inserire nella stessa con immissioni di giovani generazioni.
 
– Richiesta all’amministrazione di un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza per discutere le richieste esposte.
 
A questo scopo gli organizzatori si dichiarano intenzionati a promuovere ogni iniziativa utile e necessaria, volta a tutelare il territorio, l’ambiente, la salute e la sicurezza dei cittadini attraverso la partecipazione attiva della comunità locale e in particolare a:
-Organizzare campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di tutti gli organi istituzionali che abbiano il potere di intervenire in maniera diretta o indiretta per garantire la sicurezza dei cittadini;
-Coordinare la propria azione con quella di altri comitati e associazioni che a livello locale regionale e nazionale perseguono analoghe finalità;
-La presente iniziativa rimane aperta senza alcuna restrizione a chiunque altro condivida i principi ispiratori del Comitato che può sottoscrivere il documento di adesione.

La nascita del comitato è partita da alcuni cittadini della zona sud di Porto Recanati volta, per l’appunto, a riqualificare la zona in cui codeste persone ci vivono tenendo comunque sia in considerazione dei vantaggi che ne porterebbe all’intera comunità favorendo maggior spazi verdi per organizzazioni giovanili, per passeggiate estive nella natura della Pineta Volpini, marciapiede pubblico nelle zone mancanti con annesse pensilline autobus, ulteriori illuminazioni nelle zone sprovviste e, a prescindere da ciò, consentire all’intera comunità un Consiglio Comunale aperto volto ad esporre tutte le eventuali problematiche disagiative dell’intero paese.

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