CIVITANOVA MARCHE: Misura cautelare per spaccio di stupefacente a carico di due persone.

Ieri 25 ottobre  2018, a Civitanova Marche, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di questa Compagnia, diretti dal Ten. Mario Giannella e coordinati dal Magg. Enzo Marinelli, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Macerata, Dott. Claudio Bonifazi, che concordava con le risultanze investigative dirette dal Sost. Procuratore della Repubblica  Dott. Enrico Riccioni, traevano in arresto, per spaccio sostanze stupefacenti in concorso:

•          M. B., 29enne, Tunisino, residente a Civitanova Marche;

mentre a carico del coindagato

•          un Italiano 36enne, residente Civitanova Marche;

veniva disposta la misura cautelare dell’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria.

Le misure sono scaturite da investigazioni poste in essere da quest’arma, dall’inizio dell’anno a seguito del sequestro ad alcuni tossicodipendenti di alcune dosi di eroina  e che, oltre a servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ha consentito il sequestro di stupefacente a carico dell’italiano di alcune dosi di stupefacente, dimostrando, da luglio 2017 ad aprile 2018, cinquecentosettanta  cessioni di sostanze stupefacenti di tipo eroina e marijuana per circa duecento grammi e 11.000 euro di valore.

Per cercare di eludere le investigazioni, il Tunisino si faceva chiamare nel mondo dei tossicodipendenti “Mario” e per effettuare le consegne, si faceva accompagnare dall’italiano a bordo della sua auto, che in cambio riceveva la dose oppure denaro, e trasportava le palline di eroina in bocca per poi consegnarle di volta in volta all’acquirente e in caso di controlli da parte dei Carabinieri era pronto ad ingoiarle così da non farle sequestrare.

Nella perquisizione operata contestualmente all’arresto, presso l’abitazione del Tunisino si  rinveniva e sequestrava 13,5  grammi di stupefacente del tipo “hashish”, pertanto  veniva ulteriormente denunciato per l’ennesima violazione per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Dopo le operazioni di fotosegnalamento il Tunisino veniva  tradotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari.

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