BILANCIO NON APPROVATO: A RISCHIO I SERVIZI E NESSUN INVESTIMENTO.

Eravamo pronti per programmare subito attività e servizi per gennaio 2019. Pronti per dare risposte concrete ai cittadini. Pronti per investire altri 700 mila euro per sistemare le strade cittadine. Pronti per stanziare fondi per il parcheggio del nuovo Palasport Cingolani ampliato, per il Museo della Musica, per il recupero della Fonti di San Lorenzo, per le scuole e per i quartieri. Pronti come negli ultimi anni, con il bilancio sempre approvato tra i primi Comuni in Italia. Abbiamo capito che lavorare come Amministrazione e come uffici (ringraziamo i dipendenti che hanno lavorato sodo per preparare il bilancio) non viene apprezzato da chi antepone agli interessi della città ripicche, giochetti politici, invidie, da chi invece di una sana amministrazione chissà cosa vorrebbe, forse mancette elettorali. Il Consiglio ha rinviato senza motivazioni nei contenuti e senza fissare una nuova data il bilancio di previsione. Significa che a gennaio la capacità di spendere per attività, servizi, manutenzioni, convenzioni con quartieri, associazioni e attività sportive viene sensibilmente ridotto nella misura di un dodicesimo. Pochi spiccioli che mettono a rischio i livelli di servizi che con impegno abbiamo potenziato e qualificato in questi anni. Siamo preoccupati per questa irresponsabilità. Siamo sconcertati che il rinvio sine die e il voto contro la proposta del Sindaco e della Giunta sia stato promosso e orchestrato dal consigliere Andrea Marinelli, segretario del Pd, che si è fatto aiutare dalla destra e da Cinque Stelle, increduli per tanta grazia offerta dal massimo esponente cittadino del Pd. Lo stesso segretario Marinelli che una settimana fa, dopo la riunione di maggioranza, aveva chiesto un successivo incontro a sindaco e vice per entrare nell’esecuzione del bilancio, con l’indicazione di strade da sistemare, tombini da stappare, marciapiede da sistemare e altre questioni non proprio edificanti. Da richieste molto specifiche, forse troppo, alla marcia indietro che rischia di bloccare il Comune.  

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