Derby in alta quota per la Recanatese, con la Sangiustese in palio il terzo posto

Neanche il tempo di gustarsi il blitz in casa della capolista Matelica, che la Recanatese deve subito pensare ad un altro derby in alta quota. Questo mercoledì alle 14,30 allo stadio Nicola Tubaldi è ospite la Sangiustese per il quarto e ultimo turno infrasettimanale del girone d'andata in serie D girone F. Ancora un bel banco di prova per i ragazzi di Alessandrini in un match dai punti pesantissimi, con in palio il terzo posto in classifica. La Sangiustese è avanti di un punto ed è l'unica compagine imbattuta lontano dalle mura amiche, la Recanatese di contro è andata sempre a punti nelle sfide giocate al Tubaldi anche se negli ultimi due turni si è dovuta accontentare di altrettanti segni X contro Sammaurese e Francavilla. Due squadre in salute come dimostra la graduatoria che le posiziona in piena zona play off anche se i leopardiani sono costretti a condividere attualmente il quarto posto con San Nicolò Notaresco e Pineto. Chi vince la partita del Tubaldi può candidarsi uficialmente come terza forza del torneo dietro Matelica e Cesena e proiettarsi con entusiasmo verso gli ultimi due turni prima della sosta natalizia (per la Recanatese Santarcangelo e poi Forlì). Assenza pesante tra i padroni di casa quella di Manuel Pera che sabato a Matelica ha messo a segno il suo 9° gol stagionale. Il bomber è uscito malconcio nel corso del secondo tempo e salterà il derby concedendo spazio a Federico Palmieri, a cui sarà assegnato il compito di pungere assieme ad Andrea Sivilla. Nella Sangiustese tanti i giocatori da tenere sotto controllo come il baby Walid Cheddira che è il bomber della squadra e l'ex di turno Luca Patrizi che tornerà a giocare nello stadio che lo ha visto crescere. L'aitante difensore indossa da due anni la maglia rosso blu ma con quella giallo rossa ha disputato ben 12 stagioni oltre a quelle nel settore giovanile. Patrizi partecipò giovanissimo alla vittoria del campionato di Promozione e a quella successiva in Eccellenza sotto la guida di Roberto Mobili sino a divenire capitano della squadra dopo l'addio di Nicola Moretti.

 

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