Appuntamento con l’Arte 21 gennaio 2019 – Al suo debutto letterario Davide Rossi con il suo libro mette in luce una gioventù sempre più disillusa che vive di eccessi.
Marco si sveglia dopo l'ennesima notte di eccessi. Marianna vomita in un bagno dell'università. Mario si ritrova bloccato in un letto di ospedale. Marika finisce a letto con un professore. Tante vite che si bruciano, annientandosi con tutto ciò che è legale ed illegale, alla ricerca disperata di un'altra boccata di ossigeno.
E alla fine c’è la vita, un titolo azzeccato che anticipa in qualche modo l’essere al mondo senza esserci, dare poco valore a ciò che si è e al mondo che ci circonda. Oscar Wild diceva "La maggior parte della gente esiste e nulla più". Dopo aver affrontato qualsiasi esperienza questi ragazzi, invasi da un sentimento di sfiducia sociale senza più credere nei valori, nelle norme, nello stile di vita che la stessa società propone, assumono comportamenti rischiosi ma, alla fine, si accorgeranno della vita. Qualcuno di loro si chiederà: Quale futuro mi riserva la vita? e questo fa ben pensare al loro desiderio di vivere.
Davide Rossi, nella foto vicino al sindaco di Sant’Angelo Lomellina in provincia di Pavia dove ha vissto, ha 33 anni e ha svolto gli studi di natura prettamente scientifica e continua a coltivare le sue due grandi passioni che lo accompagnano fin dalla tenera età: il cinema e la scrittura. Ha collaborato alla sceneggiatura di un film: «Benvenuti a casa Verdi» del 2013 (Muccapazza film). E’ appassionato di Dylan Dog e del lavoro di B. E. Ellis, scrittore e sceneggiatore statunitense che, di sicuro, è colui che meglio è riuscito ad esprimere il vuoto interiore di una intera generazione di giovani. Attualmente sta lavorando al suo nuovo prossimo libro.
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