Nel Consiglio Comunale del 14 febbraio tanti gli argomenti all’ordine del giorno e alcune delle relative risposte.
Il Sindaco in aperura del Consiglio Comunale, in relazione alla delibera n° 22 ha comunicato quanto segue:
Continua il gioco dei fraintendimenti e delle speculazioni di rito.
Il provvedimento è stata adottato, come spiegato tante volte, a tutela esclusiva dell’immagine della città e non per proteggere gli amministratori, che hanno modo di tutelarsi come qualsiasi cittadino, per proprio conto, come sempre è stato
Quando si dice che la delibera rischia di diventare una velata intimidazione è qui che si fa demagogia tacciando la Maggioranza di trincerarsi dietro ad essa per non affrontare il confronto.
No cari signori non stiamo parlando di questo, il confronto e la critica sono legittimi in ogni sistema democratico e ben venga, perché favorisce la crescita sia della maggioranza che dell’opposizione.
Ma qui parliamo di ben altro, parliamo di tutelare il buon nome del nostro paese, di Porto Recanati, che purtroppo in alcuni post e video viene insultata compromettendone l’immagine e la reputazione, cosa che certamente non giova ad una cittadina a vocazione turistica com’è la nostra. E’ contro questi messaggi, che portano a delle conseguenze, che abbiamo rivolto la nostra attenzione.
E nei confronti di questi messaggi anche i membri dell’opposizione dovrebbero indignarsi, indignazione che non abbiamo visto né sentito, perché Porto Recanati è il nostro bene comune che dovrebbe essere nel cuore di tutti, sia che si faccia parte della maggioranza sia che si stia all’opposizione.
Il 60% del PIL della Regione Marche è dato dal turismo; in altre città sono le stesse associazioni di categoria che insorgono di fronte a messaggi diffamanti e oltraggiosi della città.
Voi ci dite in maniera congiunta cosa non dobbiamo fare ma nella stessa maniera non avete espresso nessuna proposta per arginare questa situazione.
Non solo, non capiamo perché state strumentalizzando un provvedimento che non può e non deve avere colore politico ma che è stato adottato, lo ripetiamo fino alla noia, solo per il bene della nostra comunità.
Non si può giocare a rimpiattino su qualcosa che può danneggiarne l’economia, in un periodo di crisi come quella che stiamo attraversando.
Porto Recanati non può essere dileggiata e screditata, perché questo comporterebbe una sconfitta per tutti, senza distinzioni di appartenenza politica.
Scusate se noi amiamo Porto Recanati.
Per iniziative di “altro tipo” citate in delibera e che tanti commenti hanno sollecitato, si intende semplicemente che non si debba procedere solo con denuncia ma anche in forme più lievi quali diffide, etc.
I gruppi di minoranza hanno presentato sull’argomento una mozione a carattere di urgenza che il Sindaco non ha ritenuto tale, rinviando la discussione al prossimo Consiglio Comunale, come previsto dal regolamento dello stesso.
La prima interrogazione posta dal Gruppo Consiliare “Porto Recanati a Cuore richiedeva chiarimenti sulla chiusura di piazza delle Rimembranze ed eventuali progetti da attuare.
Di seguito la risposta del sindaco:
In riferimento alla interrogazione appena letta si ritiene fare le seguenti considerazioni:
si prende atto della posizione favorevole del gruppo PAC alla chiusura al traffico di Piazza delle Rimembranze .
- Questa Amministrazione ha sempre manifestato le proprie intenzioni di riqualificare varie zone del nostro territorio al fine di renderle maggiormente fruibili, attrattive e sicure in modo particolare per i bambini che ne possono godere insieme ai loro genitori e nonni.
- In Piazza delle Rimembranze abbiamo dovuto registrare una minore frequenza di persone anche per la chiusura di alcune attività commerciali di grosso impatto e nel tempo ci siamo posti l’interrogativo di come superare questo fenomeno
- La chiusura della piazza alla circolazione veicolare durante il periodo natalizio ha fornito una occasione di riflessione dal momento che la circolazione alternativa identificata non ha fatto registrare problemi particolari da parte né dei residenti, né degli operatori e avventori delle varia attività commerciali insistenti nell’area. E questo ha fatto accelerare rispetto ad una ipotesi già affrontata nel tentativo di utilizzare in altro modo uno spazio strategico per localizzazione ed ampiezza.
- Alla scadenza della precedente ordinanza, anziché creare confusione in chi già era abituato alla nuova viabilità, è stato chiesto alla Polizia Municipale di proseguire nella chiusura della piazza. Va considerato anche che la viabilità sotto il periodo natalizio è più intensa rispetto ad altri periodi dell’anno e questo è stato un ulteriore motivo di tranquillità nella decisione adottata.
- Della chiusura è stato informato il Presidente del Quartiere Sammarì.
- Pienamente consapevoli che è mancata una consultazione puntuale di tutti i portatori di interessi commerciali, ho più volte scritto ed anche deliberato che si tratta di una fase sperimentale la cui efficacia verrà riesaminata dopo la conclusione della stagione estiva alla luce delle eventuali problematiche da superare; banale e strumentale la insistenza sul fatto che nella ordinanza non ci sia scritta la parola “in via sperimentale” in quanto una ordinanza può, per sua natura, essere variata o modificata nel tempo in base alle necessità o esigenze eventualmente scaturite.
- Il Sindaco e l'Amministrazione non si spogliano mai delle loro responsabilità ma, anzi, ci hanno messo sempre la faccia e continueranno a farlo ogni giorno.
- Il progetto sul quale abbiamo scommesso è quello di fare vivere meglio una zona importante del paese con interventi semplici di arredo urbano non invasivo. La piazza potrà essere utilizzata per i vari usi consentiti quali ad esempio concerti, eventi, mercatini senza per forza impegnare Corso Matteotti ecc.
- Quindi una piazza diversa da Piazza Brancondi che, in maniera differente, contribuirà a rivitalizzare una parte centrale della Città, in pratica la “piazza del Comune”.
- All'interno della parte bassa (che erano gli spazi parcheggi e viari) abbiamo previsto l'area dedicata ai bambini con percorsi a raso relativi alla circolazione stradale, giochi a raso tipo il “campanone”, mappe geografiche ed altro che sono in arrivo.
- La ormai caratteristica giostrina verrà posizionata in piazza del Borgo e i frequentatori avranno più spazio disponibile e più sicurezza per i bambini.
- Le attività commerciali presenti avranno comunque la possibilità di usufruire della occupazione di suolo pubblico durante il periodo estivo con la stessa metratura e con le stesse modalità dello scorso anno.
- Le possibili criticità nella viabilità (qualora insorgano nonostante non si siano presentate durante il periodo natalizio) saranno accuratamente esaminate così come soluzioni alternative all’attuale assetto, soprattutto in considerazione della sicurezza in particolare dei pedoni.
- In relazione ai parcheggi, per ora, sono stati recuperati quelli per diversamente abili alle spalle del palazzo ASUR ed è allo studio una diversa utilizzazione dei parcheggi di via delle Purtannare in previsione della stagione estiva.
- Al termine del periodo estivo, qualora si riterrà di rendere definitivo l’attuale assetto, verranno sentiti tutti gli interessati e verrà indetto un concorso di idee per una sistemazione definitiva anche architettonica dell’area e successivamente verranno identificate le risorse per realizzare i nuovi lavori. In questa fase verrà data ampia pubblicità all’assetto futuro di Piazza delle Rimembranze.
Circa invece l’interrogazione, sempre del Gruppo Consiliare “Pac sulla messa in sicurezza dell’impianto antincendio all’Hotel House.
Di seguito pubblichiamo la risposta del sindaco:
- Con ordinanza sindacale n. 139 del 13,07,2017 si intimava all'Amministratore del Condominio di eseguire gli interventi urgenti e necessari per l'acquisizione del C.P.I. Secondo le prescrizioni formulate dal Comando Provinciale dei VV.FF. Di Macerata;
- Alla scadenza dei 120 giorni prescritti dall'ordinanza si constatava la non ottemperanza evidenziandosi pertanto le condizioni concrete e realistiche per la dichiarazione di non agibilità del condominio con conseguente possibilità di evacuazione dello stesso;
- Percependo, puntualmente, la gravità delle ripercussioni sociali e di sicurezza pubblica di una eventuale Ordinanza di sgombero del Condominio, la Regione Marche assegnava al Comune di Porto Recanati, con Decreto n. 190 del 01,12,2017, la somma di € 100.000,00 per eseguire gli interventi necessari alla prevenzione incendi “in sostituzione” del destinatario inottemperante;
- A seguito della predetta assegnazione il Comune ha avviato le procedure di appalto dei lavori indispensabili alla messa a norma dell'edificio ai fini della prevenzione incendi;
- In data 12.03.2018 i lavori in questione vennero affidati (con procedura negoziata) alla Ditta SAITEC COMPANY Srl, con sede legale ad Ascoli Piceno, ed ultimati in data 30.04.2018 con certificato di esecuzione in data 30.10.2018;
- In data 20.11.2018, arrivata al protocollo del Comune in data 21.1.2018 n. 39705, il Comando dei Vigili del Fuoco di Macerata ha inviato il documento relativo al rilascio della ricevuta di segnalazione certificata di inizio attività;
- Essendo trascorsi oltre 60 giorni dalla segnalazione di cui sopra, entro i quali il Comando VVF poteva fare controlli a campione trattandosi di attività di tipo B (edificio destinato ad uso civile con altezza antincendi oltre 32 metri e fino a 54 metri), la segnalazione succitata costituisce CPI;
In risposta al punto 3 si esprime quanto segue:
- la somma di € 100.000,00 è stata utilizzata per l'esecuzione dei lavori per l'imprto di € 99.223,05;
- Contestualmente all'esecuzione di lavori il Comune ha attivato le procedure per il recupero delle somme utilizzate inviando e diffide a pagare all'Amministratore del Condominio e a tutti i proprietari secondo le somme relative e proporzionali alle proprie quote millesimali;
- Ad oggi, a seguito di n. 722 istanze istruite e partite per la notifica, è stata introitata nella Tesoreria Comunale la somma complessiva di € 34.743,27;
- Pratiche notificate n. 345 (di cui versamenti n. 237);
- Irreperibili n. 38 (tra residenti in Italia e all'estero);
- Deceduti n. 4;
- Non ancora ritirate n. 335 (di cui 8 rifiutate);
In riferimento alle spese sostenute dall'Ente:
- Raccomandate all'estero € 350,00
- Raccomandate verso altri Comuni € 795,00
- Raccomandate a Porto Recanati € 1.329,63
- Rimborsi chiesti da altri comuni € 1.676,05
- Totale spese € 4.150,68
Nel frattempo abbiamo iniziato le pratiche per il recupero forzoso delle quote non pagate che, per prassi, devono iniziare dal Condominio stesso e proseguire con alcuni condomini debitori anche in considerazione della responsabilità in solido.
La situazione è stata fatta presente alla Regione Marche alla quale abbiamo anche richiesto la possibilità di trattenere le somme necessarie alle spese già effettuate oltre a quelle che necessiteranno per i decreti ingiuntivi.
Da riferire ancora che alcune opere, oltre all’antincendio, sono state eseguite dal Condominio con fondi propri come ad esempio la sistemazione delle grate delle fogne, la chiusura di tutto il piano terra con porte nuove ed altro.
Ciò è comunque un segno di ripresa di vitalità da parte del Condominio da quando è stato nominato il nuovo Amministratore e le varie comunità hanno raggiunto un accordo ed hanno iniziato a versare le quote condominiali.
Per la metà del mese di Marzo 2019 è stata convocata l’assemblea del Condominio per l’approvazione del bilancio con ottime probabilità di andare a buon fine per cui, dopo l’approvazione del bilancio, anche il Condominio stesso potrà procedere contro i condomini morosi.
Il tutto non è un caso ma proviene dal forte impegno di questa Amministrazione Comunale e dalla forte collaborazione con la Prefettura dove è in piedi un tavolo tecnico che si riunisce spesso ed al quale hanno partecipato, oltre le forze dell’ordine, il Prefetto e il Sindaco (l’ultimo il 14 febbraio alle ore 15), rappresentanti del governo, anche i vari incaricati del Condominio tra cui l’Amministratore e i rappresentanti delle varie etnie.
Certo l’impresa non è facile ma confidiamo che si stia andando verso una nuova stagione di regolarità.
L’ultima interrogazione del Gruppo “Porto Recanati a Cuore” riguardava la riqualificazione del Kursaal, questa la risposta:
Non esiste un progetto tecnico perché non potrebbe, stante la opportunità, ancorché non ancora definitamente identificata, di percorrere la soluzione del project financing introdotto con la L. 415 del 1998 e più recentemente integrata nel Codice degli appalti dal D.L. n. 50 del 18.04.2016 del “partenariato pubblico-privato e contraente generale ed altre modalità di affidamento”
Nel caso in esame è il proponente, sulla base di quanto espresso nel programma elettorale di “Insieme alla Gente” e di quanto riferito nelle molte occasioni in cui si è parlato, in via generale, dell’argomento non ultimo in occasione della Variante al centro Urbano che ha meglio identificato l’immobile e la sua destinazione d’uso, a presentare un progetto che, se condiviso nelle sue linee generali, va messo a gara con diritto di prelazione del proponente stesso.
E’ ovvio che la soluzione finale non può prescindere da alcuni presupposti fondamentali quali:
- Il “contenitore” attuale non è modificabile se non marginalmente per esigenze tecniche autorizzabili dalla Sovrintendenza
- La realizzazione di una sala polifunzionale che sostituisca l’attuale sala-cinema ma offra la possibilità di conferenze, corsi di aggiornamento, incontri, ma soprattutto di ospitare rappresentazioni e stagioni teatrali. La nuova sala dovrà essere fornita di camerini e locali annessi ed adeguati allo scopo
- La disponibilità di una superficie a piano terra per lo IAT che attualmente si trova in locali di proprietà della Regione Marche ed in vendita
- La disponibilità ad ospitare all’interno della struttura esclusivamente locali a scopo commerciale o culturale possibilmente di livello che rappresentino, da soli, motivo di attrattiva
La città non può e non vuole assolutamente rinunciare, in qualsiasi soluzione venga perseguita, ad uno spazio culturale quale quello del Cinema la cui concessione è scaduta il 13 gennaio u.s.
Il Comune non è in grado di affrontare con le risorse proprie, le opere di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio, neanche in quota parte, considerando la spesa ipotizzabile.
Non appaiono attivabili, dopo accurata ricerca, risorse sovracomunali neanche quelle che implicano una compartecipazione alla spesa.
Il Kursaal continuerà a svolgere una funzione culturale, ampliata rispetto alle attuali possibilità.
La riorganizzazione degli altri spazi, consentirà una maggiore vita nel cuore della città oltre ad un recupero dell’intero immobile che è assolutamente necessario sotto molti punti di vista.
Non subirà alcuna modifica l’assetto viario circostante.
Della possibilità di una destinazione anche commerciale, oltre che culturale dell’immobile, le amministrazioni comunali che si sono succedute erano al corrente fin dal 2014 quando una società che si proponeva di gestire i parcheggi aveva inserito ristrutturazione ed utilizzo del Kursaal presentando una domanda che è agli atti nel maggio dello stesso anno.
Nonostante quella proposta non fosse condivisibile nella suddivisione degli spazi, rappresenta tuttavia una idea progettuale che può essere visionata presso i nostri uffici.
L’idea proposta era tuttavia stata ritenuta interessante tanto che era entrata nel programma elettorale di Nuovi Orizzonti sia pure con la manifestata intenzione di modificarla nelle parti non condivisibili. La complessità dell’intera proposta / parcheggi e le scelte successive in relazione alla gestione dei parcheggi, il susseguirsi di amministrazioni diverse, il disinteresse del proponente a causa delle lungaggini nelle risposte politiche registrate, hanno di fatto determinato l’aborto dell’intero progetto.
In conclusione:
I nostri uffici stanno esaminando pro e contro di ogni soluzione da adottare, corroborati da pareri legali.
Non appena identificata la soluzione tecnico-giuridica da adottare, la renderemo pubblica in modo da consentire, a chi ne avrà intenzione, di presentare la propria proposta.
La proposta progettuale verrà esaminata e vagliata e se ritenuta valida messa a bando secondo legge.
I consiglieri e la città saranno adeguatamente informati nelle varie fasi del procedimento.
Alla città non viene tolto assolutamente nulla ma verrà restituito uno spazio culturale adeguato alle esigenze che nel tempo si sono modificate.
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