Appuntamento con l'Arte 4 marzo 2019 – Ospite in studio il cantautore, poeta e professore, Enzo Nardi per presentare il suo ultimo album dal titolo "Allora lo zoppo salterà come un cervo".
Di seguito la prefazione di Giovanna Ioli, studiosa di letteratura:
La chiave di questo album si annida nella struttura, che ricalca il viaggio di una vita alla ricerca di un ultimo senso in un groviglio di realtà trasformate in parabola, per rimeditare la rappresentazione dell’esistenza. Nella veste di cantautore, poeta e professore, Enzo Nardi produce e sperimenta così la discesa nell’abisso dell’amarezza, l’incontro con figure salvifiche, la religiosa speranza del perdono, facendo risuonare le corde della sua chitarra con le note sicure della memoria. Per questo le sue canzoni, intese nel significato originario di musica e poesia, si avvalgono di altra letteratura e si dispongono in uno schema che richiama il modello principe del viaggio cantato in versi, quello compiuto da Dante nella sua “commedia”, per mettere in scena un percorso che trascina in giudizio la storia individuale e quella universale. Lo testimonia il riverbero di citazioni mascherate che già nel titolo evocano il prodigio della metamorfosi, oppure la dantesca numerologia dell’indice, che evoca la perfezione del tre, il “miracolo” stilnovistico del nove, per scandire la sua “commedia” del vivere con parole ricche di risonanze, di richiami, di parole d’altri poeti, riuniti nel tempo unico che anima il dialogo della letteratura. Tutti questi riverberi si moltiplicano e si animano nelle canzoni di Enzo Nardi, modulate sui ritmi di un antico trovatore, di uno chansonnier come Brassens o di un canto liturgico, accompagnate da una polifonia di strumenti che arricchiscono e legano i singoli fatti di una storia personale, posta come exemplum dell’universale. E polifonica è anche la lingua dei suoi testi, ricchi di venature sarcastiche, di elementi popolari e realistici, voci alte e fioche, comiche e gergali, un conflitto di culture che, infine, tacciono sulla soglia dell’Epilogo, il decimo testo di questo album, un numero che non può essere rappresentato con le parole, ma solo con un’armonia che tempera e discerne l’ineffabile “luccichio di Vega”.
Testi e musiche: Enzo Nardi
Enzo Nardi: chitarra
Marco Ferrara: pianoforte
Davide Padella: contrabbasso
Maurizio Moscatelli: Sax tenore, Sax soprano, Clarinetto, Flicorno, Flauto dolce
Luigi Ferrara: Armonica
Paolo Moscatelli: Violino
Davide Cococcioni: Fisarmonica
Luca Ventura: Batteria
Alfredo Laviano: Batteria e percussioni
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