Che fine hanno fatto le opere del pittore Lorenzo Gigli stimate 750 milioni di vecchie lire?

Un ingente patrimonio un tempo in esposizione al Museo di Arte Contemporanea e dei Pittori dell’Emigrazione, inaugurato nell’aprile del 2001 a Recanati nei locali del Chiostro di Sant’Agostino e che oggi ospitano l’ex scuola Gigli. Lorenzo Gigli è un pittore recanatese vissuto e morto a Buenos Aires. La figlia Adelaide, scomparsa il 14 ottobre del 2010, aveva donato al Comune le opere realizzate dal padre, valutate allora in 750 milioni di lire, perché andassero ad integrare ed arricchire la collezione civica già esistente. Ma di quei quadri, importanti e preziosi, non si ha più notizie e sicuramente saranno più o meno depositati in un qualche magazzino comunale dove dormono accatastati insieme ad altri numerosi quadri di grandi pittori recanatesi come Peruzzi, Politi, Simboli, Patrizi o Frapiccini. E’ una questione di spazio per poter esporre tutto il grande patrimonio artistico della città, o ci sono altre ragioni?  

La storia dei quadri di Gigli risale al 1998 quando Il Comune prese atto con una delibera di consiglio comunale in data 30 settembre 1998 della donazione di ben 14 opere d’arte eseguite da Lorenzo Gigli, definito il  “pittore dei due mondi”, che la figlia provvide anche a trasportarle dall’Argentina in Italia, accollandosi una spese non indifferente.  Nella stessa delibera il Comune a fronte di questo importante patrimonio culturale artistico di cui veniva in possesso si impegnava nei confronti di Adelaide Gigli di concederle l’uso gratuito a vita dell’abitazione posta all’interno del Chiostro di Sant’Agostino, condonando ogni canone pregresso non versato e in più si impegnava a versarle una rendita vitalizia di un milione di vecchie lire ogni due mesi. Adelaide poi scomparse come dicevamo nel 2010 dopo aver trascorso gli ultimi anni della sua vita all’interno della casa di riposo.

Nello stesso anno della sua morte il vecchio museo degli artisti dell’immigrazione venne smantellato e molte opere restituite ai loro legittimi proprietari. Al suo posto venne collocata la scuola elementare Gigli. Ma quelle opere di Lorenzo Gigli acquistate per l’ingente somma di 750 milioni di vecchie lire che fine hanno fatto?

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