Colgo l’occasione del 25 aprile, invece di celebrare la Liberazione, per dire che per 74 anni, dal 1945 ad oggi e chissà per quanto tempo ancora, lo stato italiano (inteso in senso lato con tutte le sue istituzioni), per convenienze politiche interne e internazionali, non è riuscito a dire la verità sui fatti che portarono alla fine del fascismo e alla nascita della Repubblica Italiana. Mi riferisco in particolare ai fatti relativi alla uccisione di Mussolini e la sua amante Claretta Petacci, al cosiddetto oro di Dongo e il fantomatico carteggio Churchill-Mussolini. Quello che andrò a raccontare risulterà scomodo e scabroso, ma ritengo doveroso renderlo pubblico per amore della verità e perché credo che il popolo italiano è ora che sappia come realmente sono andate le cose nella fase cruciale delle nostra storia che è quella che pose fine al fascismo e che portò alla nascita della Repubblica Italiana.
Per quanto riguarda il cosiddetto oro di Dongo che era rappresentato da una ingente quantità di valori in possesso dei gerarchi fascisti in fuga e che sembra scomparso nel nulla, si può affermare che venne raccolto e inventariato dai partigiani della 52° Brigata Garibaldi “Luigi Clerici” che catturano Mussolini e il suo seguito, consegnati e depositati presso la federazione del PCI di Como e poi quasi sicuramente arrivati nelle casse del PCI nazionale.
Per la morte di Mussolini e della Petacci si può dire che sono stati uccisi due volte, la prima e “vera” volta con una modalità e da persone ancora rimaste oscure e poi una seconda volta mettendo in scena una esecuzione farsa tramandata da una versione “ufficiale” ad opera dal partigiano colonnello Valerio (alias Walter Audisio) che ci racconta di aver ucciso lui Mussolini e la Petacci, ma questo è tutto inventato, perché i due erano già morti!
Infine il fantomatico carteggio Churchill-Mussolini, riguardava la corrispondenza segreta intercorsa tra W. Churchill e B. Mussolini iniziata prima dell’inizio della seconda guerra mondiale e proseguita anche nel corso della guerra. Da questo carteggio segreto emerge che Churchill vedeva con favore l’ entrata in guerra dell’Italia a fianco della Germania di Hitler e contro la Francia e la stessa Inghilterra. Infatti visto che le sorti della guerra stavano prendendo una brutta piega per l’Inghilterra che rischiava di essere invasa dalle forze naziste, Churchill pensava che l’entrata in guerra dell’Italia prima che iniziassero le trattative di pace sarebbe stata utile all’Inghilterra per mitigare le pretese germaniche, visto anche l’ascendente che Mussolini aveva su Hitler. Da considerare che da questi accordi avrebbe avuto dei benefici anche per l’Italia di Mussolini nel caso opposto di una vittoria delle forze alleate e angloamericane. Mussolini avrebbe avuto sostegno e benevolenza da parte degli Inglesi imponendo condizioni di resa meno pesanti all’Italia.
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