Le prooste della lista Su la testa per migliorare la città

L’immagine del Campo Boario affollato di camper ed auto di turisti in questo lungo ponte di Pasqua e primo maggio contrasta aspramente con la fotografia quotidiana di quell’area scattata in un qualsiasi giorno lavorativo dell’anno.

Un luogo deserto che rappresenta il vuoto in cui cade la politica quando presta il fianco all’interesse del privato.

Con un grande parcheggio costantemente semivuoto dall’altra parte della strada, ci si domanda quale altro esito, se non quello testimoniato dalle foto, poteva avere la scelta di destinare pressoché l’intera area del Campo Boario ad altri parcheggi a pagamento; e quale altro fine, d’altronde, se non proprio quello di incentivare l’automobilista all’utilizzo del vicino parcheggio automatizzato del Centro Città 2.0 su due piani dotato di ascensore?

Campo Boario può e deve essere un’area strategica per Recanati. Non è un caso se, nei ponti e nei giorni di festa, questo parcheggio è pieno; così come non è un caso se, durante tutto l’anno, quei pochi parcheggi bianchi gratuiti sono sistematicamente presi d’assalto. Non è un caso neppure il fatto che qualche recanatese spesso perda la pazienza ed esasperato dopo l’ennesimo giro alla ricerca di un posto libero alla fine scelga di posteggiare in un posto che possa non arrecare disturbo o intralcio ad alcuno benché fuori dagli appositi spazi. Pur di non creare ostacolo all’interesse del privato (in questo caso, Project Parcheggi Recanati S.r.l. e Sis S.r.l.) si preferisce compromettere l’utilità di un’area cruciale come quella del Campo Boario e la si condanna a restare quasi sempre deserta ed ampiamente sottoutilizzata.

I recanatesi non sono persone che si fanno prendere in giro ma, purtroppo per loro, la loro speranza di avere un grande parcheggio libero e gratuito, in una zona prossima al centro ed in grado di consentire a tutti di sottrarsi alla relativa “tassa”, è pressoché del tutto vanificata.

Su La Testa intende contrastare con tutte le sue forze questa idea – che si sta rafforzando in diversi comuni -dei parcheggi liberi da considerare come un optional o addirittura un “lusso” per i cittadini, promuovendo, al contrario, come servizio fondamentale i parcheggi gratuiti per residenti, lavoratori e non solo. Si tratta di un obiettivo che l’amministrazione comunale ha il dovere di perseguire e che non può abbandonare perché in contrasto con interessi di natura economica, connessi alla sempre presente finalità di lucro, di cui è portatore il privato.

Ogniqualvolta la politica si piega ad assecondare interessi diversi rispetto a quelli dei cittadini, l’interesse di questi ultimi è compromesso o del tutto vanificato. È davvero emblematica la lettera della Project Parcheggi Recanati S.r.l. avrebbe inviato recentemente all’amministrazione comunale per chiedere di rivedere – per l’ennesima volta – il piano tariffario dei parcheggi su strada e del Centro Città 2.0: risulterebbe esser stata richiesta l’abolizione delle aree a tariffa diversificata per incentivare una tariffa unica, senza distinzioni, al costo di 1 € all’ora per tutti (confermando la possibilità di un solo abbonamento di 30€ all’anno per i residenti), l’estensione dell’orario di tariffazione (con abolizione totale del parcheggio libero dalle 13 alle 16 nel periodo estivo) e perfino la riduzione del periodo di tolleranza per ticket scaduto. “Su La Testa” ricorda che nel 2009, in campagna elettorale, il sindaco Fiordomo si impegnava addirittura a convincere il privato a costruire, a costo zero per la collettività, la Gigli (“sì all’abitativo ed a box privati sotterranei dalla cui vendita il privato reperirà risorse economiche per realizzare la scuola Beniamino Gigli, a costo zero per la collettività”) – in realtà, malamente persi i finanziamenti specifici per l’edilizia scolastica del MIUR, i fondi del terremoto ed una “inagibilità” dell’Istituto di fatto assai datata ma mai formalmente dichiarata hanno rappresentato l’ultimo paracadute – e, riconoscendo l’importanza fondamentale della zona del Campo Boario, individuava proprio in quel luogo il miglior sito per la sua realizzazione (“15 aule, tutti i servizi necessari, il verde, la segreteria-direzione ed una palestra a norma che nelle ore pomeridiane e nei fine settimana darò respiro alle società sportive”), enfatizzando infine l’affidabilità di un progetto che avrebbe salvato anche il campo da calcio “Fratelli Farina” (in realtà, successivamente non solo eliminato ma mai neppure sostituito) e garantito circa 200 parcheggi a raso gratuiti.

La realtà è stata molto diversa.

Per quanto “politichese” si usi per addolcire le pillole, piuttosto che opporsi agli interessi dei privati, per troppi anni, questi ultimi sono stati completamente assecondati e le favole dei generosi privati travestiti da babbo Natale, portatori di doni in modo disinteressato, si sono rivelate in tutta la loro inconsistenza.

“Su La Testa” dice basta. La collettività recanatese non deve rispondere dell’andamento inaspettato di un investimento privato. Mai più un contratto capestro coi privati nel quale il loro rischio di impresa sia rigirato sull’amministrazione comunale e, in ultimo, sui recanatesi.

 

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