I lavori per la riqualificazione del Parco della Rimembranza sono iniziati ed il segretario generale di Terra Mater il Prof. Franco Raffi è molto critico ed è pronto a dare “battaglia” «non si tratta di una ristrutturazione ma di una manomissione, in quanto la legge prescrive la conservazione ed il restauro delle memorie della “Grande guerra”, mentre si sta attuando un progetto che è la negazione del restauro – continua Raffi – qui si sta giocando con le parole in quanto restauro significa mantenere la situazione già esistente, mentre in questo caso gli alberi sono stati distrutti ed il terreno modificato così come lo scopo per cui è nato il Parco, da luogo di meditazione a luogo si spasso, divertimento e spettacolo e tutto ciò non è degno della memoria dei caduti »
Il Parco della Rimembranza è situato dietro la Basilica all’ombra dei magnifici absidi, nel corso degli anni si è cercato di valorizzarlo come punto turistico, anche perché dal bastione si può ammirare tutta la Riviera del Conero, ma poi per lungo tempo è rimasto chiuso trascurato e dimenticato. Il luogo in cui sorge, è stato oggetto del Trattato Internazionale Concordato del 16 febbraio1935, atto Cuzzaniti ripartizione beni tra Stato Italiano e la Santa Sede, che consentirebbe alla Fondazione Opere Laiche di mantenere la proprietà nel rispetto della Basilica, e come precisato dal Prof. Raffi « mi adopererò per far rispettare i Patti del 1935 e la Costituzione italiana, che vieta tutto ciò e che tutela il patrimonio storico»
Una diatriba iniziata nel 2018 alla presentazione del progetto e che sta proseguendo ora che sono iniziati i lavori, seguiremo gli sviluppi ascoltando anche le ragioni della amministrazione comunale, sperando che il Parco della Rimembranza torni al più presto fruibile sia per i cittadini lauretani che per i turisti, ovviamente rimanendo luogo di ricordo di una delle guerre più cruenti del secolo scorso, ma anche come valore aggiunto nell’itinerario turistico lauretano.
Giovanni Pespani.
;