Le condizioni di Graziano Bravi per un eventuale appoggio al ballottaggio ad Antonio Bravi

Recanati conta più di tutto. È ciò che ho appena detto ad Antonio Bravi che mi ha chiesto di incontrarci per confrontare le nostre posizioni in vista del ballottaggio del 9 giugno prossimo. Dopo essermi confrontato con le liste che mi hanno sostenuto in questa campagna infatti, nel colloquio con Antonio Bravi ho sottolineato che la distanza rispetto alla passata modalità di governo attuata da alcuni rimane intatta. Se Antonio Bravi aspira al nostro appoggio su questo tema e su alcuni altri aspetti strategici dovremo aprire un confronto serrato affermando anche la discontinuità su alcuni settori del governo cittadino. Ho chiarito con nettezza che io e le liste che rappresento e che con me condividono questo percorso, Partito Democratico, Valore Futuro, Cittadini per Recanati e SiaAmo Recanat, non chiediamo né posti in giunta, né nomine, né incarichi. Non siamo disponibili ad accordi sottobanco e di bassa politica. Abbiamo conseguito un risultato elettorale importante e ai nostri elettori non possiamo proporre pastrocchi o inciuci che non verrebbero certamente compresi nè tantomeno sostenuti. Per questo se dobbiamo costruire un accordo restando nell’alveo di un governo cittadino progressista, questo potrà basarsi solo su un apparentamento formale previsto dalla legge, il più nobile degli accordi, dove tutto è alla luce del sole e si riconosce piena dignità e valorizzazione delle singole liste. Adesso la parola è ad Antonio Bravi. La nostra proposta è chiara e seria, ci auguriamo la stessa chiarezza, serietà e trasparenza e che venga apprezzato lo sforzo che stiamo facendo nel superare i toni anche spiacevoli che in campagna elettorale sono stati alzati contro di me, contro il Pd di Recanati e le liste che lealmente mi hanno sostenuto.

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