Finalmente si è dischiusa la preziosa “Ostrica Recanatese” della recentissima Giunta Comunale “Fior d’Antonio” e ne è uscita una meravigliosa “perla” di nome Paola Nicolini (stupenda docente universitaria con ottima preparazione e competenza). Un elemento inestimabile nel governo della nostra “Città della Poesia”. La troviamo investita peraltro quale assessore per: le politiche sociali, l'integrazione, per le famiglie, i processi partecipativi e la qualità della vita, l’occupazione e il lavoro, le politiche abitative, i rapporti con l'Ambito Sociale, la città delle bambine e dei bambini; lavoro ampio, assai complesso, gravoso e poco remunerativo per il quale riteniamo Paola la persona più adatta e pertanto le porgiamo le nostre più sincere congratulazioni e il necessario “buon lavoro”.
Ciononostante ci duole constatare che anche in questo caso l’ottima “perla” non è attorniata dal contesto più appropriato, al pari del noto proverbio popolare. Infatti anche in questo caso, al pari del mollusco perlaceo, si ritrovano numerose scorie del passato e si percepisce un grandissimo odore di acido fenico; sostanza assai pericolosa e velenosa per la popolazione. Nonostante le numerose rassicurazioni agli elettori i fantasmi e le ombre del passato sono di nuovo presenti e in ruoli più remunerativi e nevralgici; lo scettro del potere non sembra essere passato di mano e il povero Antonio sembra dover svolgere il proprio ruolo all'ombra non tanto di una pianta quanto di un ingombrante “fiore”.
Per attuare tutto ciò il lavoro è stato assai complesso, si sono dovute guidare anche necessarie dimissioni di più consiglieri; comunque oggi tutte le pedine sono cominciate a confluire nei luoghi designati. Persino la minoranza ha dovuto rinunziare alla presidenza consiliare, assegnazione notoriamente destinata nel passato (prima di dieci anni or sono) a consiglieri scelti negli scranni della cosiddetta opposizione; quelli erano però altri tempi governati da persone “poco democratiche” e poco rispettose (così come fatto comprendere dai nuovi vincenti).
Scusate ma la vittoria al ballottaggio non era stata solo di 29 voti? I cittadini recanatesi non si sono forse pressoché divisi in maniera similare trai i due ultimi contendenti? Allora verrebbero moltissimi dubbi: come fa questa “Giunta” ad essere “Giusta”, se sin dai primi passi non dimostra il doveroso rispetto della moltitudine dei recanatesi e dei loro candidati designati? Come fa il nuovo Sindaco ad esserlo di “tutti i cittadini”, se non denota il vero ascolto e il rispetto di coloro che la pensano diversamente da lui? Inoltre molti video in rete hanno mandato immagini consiliari passate non certo decorose (con brusche accuse ed insulti accalorati verso compagni di partito) dell’attuale vicesindaco, quindi noi concittadini come potremo essere tranquilli e sereni rispetto a ciò che accadrà nel futuro?
Quindi concludo non sapendo precisamente se augurare un buon lavoro alla nuova giunta, oppure tanta pazienza e resistenza a tutti noi cittadini di Recanati.
Leone Pompeiano
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