Firenze-Assisi-Recanati- La lunga camminata a piedi di Antonio Moresco per Leopardi

E' previsto oggi alle ore 12,30 l’arrivo al Colle de L’Infinito del cammino, intitolato “Il cuore dell’Italia”, su iniziativa dell’associazione “Repubblica Nomande” di cui uno dei fondatori è lo scrittore Antonio Moresco che domani riceverà il Premio Giacomo Leopardi e terrà la prolusione ufficiale sul tema “Leopardi insurrezionale”. Oltre cento  persone sono partite da  Piazza Santa Croce a Firenze il 9 giugno scorso e attraversando i territori della Toscana, dell’Umbria (Assisi) e delle Marche, sono giunte a Recanati. “Le regioni attraversate, spiega lo stesso Moresco, rappresentano un momento alto del nostro Paese nel campo delle arti ma anche del pensiero e della spiritualità con Dante, San Francesco e Leopardi. Con queste tre figure l’Italia è stata grande quando ha aperto gli orizzonti. Al contrario quando li ha chiusi (con riferimento alla situazione dei nostri tempi, ndr) si è chiusa da sola in una prigione mentale”. Leopardi per lui rappresenta molto. “E’ stato il primo poeta e scrittore che mi ha toccato. Io avevo gravi difficoltà di apprendere. Una storia scolastica molto drammatica e Leopardi ha rotto il muro di isolamento che mi separava dagli altri e quindi per me ha un significato profondo e fraterno. E’ molto importante ricevere questo premio e il fatto di arrivarci a piedi, camminando da Firenze, mi sembra, per come sono fatto io, di essermelo meritato un pochettino di più”. Nella motivazione del premio si legge che Moresco “è, tra tutti gli scrittori italiani contemporanei, il più leopardiano. Nei suoi libri, Leopardi è presenza costante: nominato e citato assai spesso, è interlocutore privilegiato e diventa persino personaggio. Leopardi è "il primo e l'ultimo amore", come si legge ne Lo sbrego…". Le celebrazioni continueranno la sera alle ore 21,15 nella  Piazzuola del Sabato del Villaggio con l’attore e regista  Sergio Rubini che si esibirà in un  recital sulle opere di Giacomo Leopardi. Le Celebrazioni Leopardiane, inaugurate dall'orazione memorabile di Giosue Carducci nel primo centenario della nascita del Poeta, il  29 giugno del 1898, ogni anno, richiamano l’attenzione di studiosi e appassionati da tutto il mondo.

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