Tutta compatta l’opposizione anconetana contro la scelta del sindaco di dotarsi di due nuove figure nel suo staff relative alla comunicazione, una per i social, Costanza Bugari, e l’altro, appunto Francesco Fiordomo, come suo personale portavoce.
E' Daniele Belardinelli, capogruppo di Forza Italia, a puntare il sito sull’opportunità di questa nuova spesa (oltre 30 mila euro all’anno) mentre Stefano Tombolini (nella foto) della Lega critica che si è più attenti alla forma che ai fatti. “Di questi due comunicatori, dice, forse si poteva fare a meno se i fatti fossero più consistenti delle parole e se i cittadini, invece di giocare con le figurine mediatiche, ormai metro di valutazione di ciascuno, apprezzassero più la sostanza che i post, più la concretezza dei fatti che le foto”.
Gli fa eco il suo compagno di banco in consiglio Marco Ausili: “E’ incredibile che, in una città in cui le cose più normali mancano, il sindaco sprechi tempo e soldi per la cura della propria immagine. Ad Ancona addirittura non si fanno manutenzioni, non si taglia l’erba nelle aree verdi, non c’è un calendario di eventi dignitoso, non si ha più una biblioteca comunale”.
Critiche pesanti e sul piano politico arrivano anche da Francesco Rubini, capogruppo di Altra idea di città: “Appare evidente che la scelta abbia marcati connotati politici. Mi auguro che un ruolo pubblico e istituzionale come quello del portavoce del sindaco del capoluogo non divento strumento di lotta politica interna al Pd”.
Critiche dirette, infine, allo stesso Fiordomo arrivano da Gianluca Quacquarini, consigliere M5S: “Già alla ricerca di un lavoro nel 2018, quando aveva partecipato alla preselezione del concorso pubblico per un posto di amministrativo nel settore cultura al comune di San Severino, in attesa della fine del mandato di sindaco di questa primavera, Fiordomo ha trovato occupazione grazie all’amica Valeria. C’era bisogno di questa figura? Il Comune di Ancona, infatti, ha già un ufficio stampa ma evidentemente questo non bastava all’empatica Mancinelli”.
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