In data 14.8.1969 è stata assegnata dalla Presidenza della Repubblica a Giacomo Brodolini, nella sua veste di Ministro del Lavoro, la medaglia d’oro al valor civile. A me non risultano precedenti.
Eccone la motivazione:
Esempio altissimo di tenace impegno politico, dedicava, con instancabile e appassionata opera, ogni sua energia al conseguimento di una più alta giustizia sociale, dando, prima come sindacalista, successivamente come parlamentare e, infine, come Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, notevolissimo apporto alla soluzione di gravi e complessi problemi interessanti il mondo del lavoro.
Colpito da inesorabile male e pur conscio dell’imminenza della sua fine, offriva prova di somma virtù civica, continuando a svolgere, sino all’ultimo, con ferma determinazione e con immutato fervore, le funzioni del suo incarico ministeriale, in una suprema riaffermazione degli ideali che avevano costantemente ispirato la sua azione.
Io sminuirei la solennità di questa ricorrenza e non intendo farlo alimentando polemiche, ma quanti, dopo Giacomo Brodolini, meriterebbero analoghi riconoscimenti, anche se chiamati ad operare in contesti tanto cambiati, ma non imbattibili?
Gianni Bonfili.
LE CELEBRAZIONI
Sarà presente anche Maurizio Landini, segretario generale CGIL alla commemorazione di Giacomo Brodolini, ministro del lavoro a cui si deve lo statuto dei lavoratori, a 50 anni dalla sua scomparsa. La cerimonia è prevista per venerdì prossimo alle ore 15:30, al Civico Cimitero di Recanati, con la deposizione di fiori sulla tomba. Quindi alle 16 all’Aula Magna del Palazzo Comunale, si terrà la conferenza, “Le Riforme di Giacomo Brodolini e il nostro tempo”. Alla cerimonia interverranno Alfonso Maria Capriolo Presidente Circolo "Nenni" di Ancona, il sindaco Antonio Bravi, Fabio Corvatta Presidente Centro Studi Leopardiani, Paolo Pascucci Ordinario di diritto del lavoro Università di Urbino, Moreno Pieroni, assessore Regione Marche, Angelo Tiraboschi Parlamentare XI legislatura.
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