Ricordo tantissimi anni fa (a metà degli anni ’70), quando il Circolo era ancora a Calcata ed io ero un giovane attore di belle speranze, una delle prime commedie recitate in piazza dal sapore premonitore. Il titolo l’ho dimenticato ma il tema era quello della burocrazia e delle tasse che strozzano ogni iniziativa e sottopongono l’uomo ad elemosinare il suo pane.
La storia raccontava di un villico che voleva farsi un pollaio per sé e la famiglia, in un ipotetico medioevo (futuribile), così egli si recava dal ciambellano tributario per la necessaria autorizzazione ma la domanda veniva respinta per mancanza dei bolli. Ed il villico: “ma no, ma no i polli ci sono e anca le galline…”. Al che visto che il pollaio era già stato posto in atto il buon ciambellano comminava l’inevitabile multa “per non aver ottemperato alle norme tassatorie del reame”
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Quelli erano anni in cui il comunismo ancora resisteva a Cuba, in Russia ed in tutti i paesi dell’est Europa ma la propaganda democristiana spiegava al volgo che “che i comunisti non sono democratici, fanno votare solo per liste prescritte, e inoltre non consentono la proprietà privata, un povero cristo non può possedere nemmeno la casa in cui abita…”. Per non parlare poi delle storie trucide di bambini cucinati a fuoco lento… Poi il comunismo cadde. Finalmente tutti liberi e padroni della propria esistenza? Macché, macché… dopo qualche anno di sesso droga e rock and roll ecco che la democrazia occidentale mostra la sua vera faccia.
le tasse che noi paghiamo servono massimamente a coprire gli interessi del pizzo che lo Stato deve versare come contropartita del signoraggio bancario e anatocismo consentito ai banchieri privati della BCE, per onorare i trattati. Ed i politici (tutti i politici) sono solo i sicari, conniventi o ricattati, dei banchieri finanzieri internazionali padroni di Banche, di Multinazionali e dei MEDIA, e manipolatori delle masse. Insomma bisogna andare sulla "CIMA della PIRAMIDE" con l'occhio del Big Brother, per trovare i veri artefici dei danni all'Umanità. E l'asservimento politico lo vediamo bene in Italia. La politica che un tempo poteva avere margini di indipendenza rispetto agli altri poteri, oggi è completamente funzionale e condizionata da questi poteri.
Secondo l’economista Savino Frigiola: “La ricetta per schivare le manovre di strangolamento sono abbastanza semplici, facili da praticare, collaudate e sicure. Poiché la maggior parte del debito pubblico viene creato dall’emissione monetaria abilmente carpita dai banchieri privati, BCE o Federal Riserve che sia, è sufficiente che lo Stato invece di emettere propri titoli di debito per poi scontarli o venderli al sistema bancario, alle condizioni imposte volta per volta dal creditore, emetta direttamente i propri titoli monetari con i quali monetizzare il proprio mercato mediante il pagamento di opere o attività di pubblico interesse e così non si creano debiti”.
Scrive Valerio Malvezzi uno dei massimi esperti in materia bancaria, su – https://www.youtube.com/watch?v=V4xCvJ9JquI – e spiega alcuni concetti di economia: oggi la legge del libero mercato tra le persone non esiste più, perché si è instaurata una nuova forma di scambio dove le regole commerciali sono decise solo dalle multinazionali. È una dittatura economica sotto l'autorità dell'Alta Finanza il cui scopo è quello di portare le ricchezze solo ad una minoranza, e per fare questo è stato cancellato il metodo economico che da secoli tiene in piedi le comunità. La conseguenza che le persone non ammaestrate riescono a vedere è lo smembramento degli Stati Sovrani avvenuto mediante l'uso della moneta debito creata da un gruppo di banche private…”
Persino il serioso Corriere della Sera ammette che L’11% delle tasse versate dagli italiani serve a pagare il debito. Il resto va in armi, spese burocratiche, sanità colabrodo, grandi opere inutili, costo della politica e del sottogoverno, etc.
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Le tassazioni aumentano, la burocrazia strozza ogni attività, le elezioni libere con le preferenze sono abolite, si vota solo per i partiti con liste bloccate, anzi non si vota più manco alle province… Ed ora il governo Conte prima di cadere vuole far passare una legge per la diminuzione dei parlamentari. Un manipolo di nominati agli ordini dei caporioni. Mentre già da tre o quattro legislature è stato eliminato il proporzionale, con la scusa della “governabilità” e si concede il premio di maggioranza consentendo ad una minoranza, anch’essa prestabilita, di governare senza opposizione alcuna. Per non parlare poi della proprietà. Questa parola resta solo nel vocabolario ma di fatto è abolita (almeno per i singoli, continua ad esistere solo per le banche e le multinazionali). I risparmi custoditi in banca possono essere sequestrati in qualsiasi momento senza avviso alcuno, tutti i servizi sono a pagamento, le pensioni per i lavoratori scompaiono, il lavoro è “liberalizzato” (ovvero reso precario e sottopagato)… ecc.
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Ma in questi momenti di perdurante “crisi” il governo, qualsiasi esso sia o sarà, per mantenersi al potere ha bisogno di ulteriori tassazioni necessarie a soddisfare altri interessi, partitici o di altro genere sotto-governativo. Da qui l’idea di aprire le porte ad una nuova categoria di burocrati: gli inventori/estensori di nuove tasse.
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Ed i risultati già si vedono. E’ stato scoperto un nuovo filone lasciato sinora vuoto. Considerando che tutti i beni tassabili: acqua, cibo, carburanti, etc. sono già abbondantemente gravati da imposte dirette ed indirette, l’unico bene tassabile “libero” resta l’aria. Si prevede quindi che il presente governo (o quello che seguirà) provvederà definitivamente ad ottemperare a questa carenza strutturale.
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Allo studio del futuro Governissimo un “ariometro” per calcolare il costo di ogni respiro da imporre ai cittadini italiani. Ovviamente sono già pronte misure coercitive di pagamento e per i morosi è prevista l’ammenda finale eufemisticamente chiamata “ultimo respiro”. Gli evasori sono quindi avvisati!
Paolo D’Arpini – Treia (Mc)
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