C’è un fermento nuovo nel mondo cattolico italiano

         C'è un fermento nuovo nel mondo cattolico italiano: movimenti, associazioni, nuove comunità, gruppi devozionali, ordini religiosi, singoli esponenti come Zamagni e Becchetti, il vescovo Simoni, si interrogano con sempre maggiore insistenza su di un futuro comune per l'azione politica dei cattolici. Anche a Caltagirone, nel giugno scorso, decine di esponenti di primo piano di realtà culturali, politiche e religiose, hanno celebrato con comune sentire i cento anni della nascita del Partito Popolare Italiano.

Di fronte a questo quadro l'UdC non può rassegnarsi ad un ruolo marginale, deve tornare ad essere protagonista mettendo a disposizione di un progetto comune il glorioso simbolo del Partito Popolare di don Luigi Sturzo. Esiste anche un’importante classe dirigente locale e regionale che può mettersi in umile servizio di una nuova formazione allargata a tutti i cattolici desiderosi di rifare un centro democratico fondato sulla dottrina sociale cattolica.

E' il momento dell'unità, della testimonianza ideale e della proposta programmatica, non della ricerca di primati né tantomeno della pretesa di seggi sicuri in Parlamento. Dopo venticinque anni di maggioritario abbiamo finalmente capito che l'Italia si governa meglio con il proporzionale e con ampie coalizioni espressione di tutti i corpi sociali.

L'UdC riprenda dunque un suo cammino autonomo, ma aperta al confronto con tutti e pronta all'unità con quei popolari e quei cristiani che sinceramente credono nel servizio della politica come espressione alta della carità.

            Ancona, lì 04 settembre 2019

Luca Marconi – Consigliere Regione Marche UdC

 

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