La notte di due settimane fa, un ventinovenne tunisino, alla guida di un’autovettura, non si era fermato all’alt intimato dai finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche ad un posto di controllo, predisposto all’uscita del varco autostradale della A14 “Macerata – Civitanova Marche”, rischiando peraltro di investire la pattuglia in servizio, dandosi alla fuga e facendo perdere le sue tracce.
Il conducente del veicolo, che nel darsi alla fuga gettava dal finestrino un involucro, subito recuperato grazie all’aiuto del cane antidroga EDIR e risultato contenere oltre 20 grammi di eroina, veniva comunque riconosciuto da uno dei finanzieri, per pregressa attività di servizio nei suoi confronti e nei confronti di un altro passeggero dell’autovettura.
Scattavano, quindi, immediatamente le ricerche, che consentivano di ritrovare sin da subito l’auto presso l’abitazione della madre della moglie (italiana) del tunisino. La contestuale perquisizione domiciliare eseguita permetteva di rinvenire un piccolo quantitativo di altro stupefacente, che veniva sottoposto a sequestro unitamente all’autoveicolo.
Il quadro investigativo che ne seguiva ed il contesto criminale emerso, aggravato dai precedenti penali specifici e dall’irreperibilità del tunisino, consentivano al Pubblico Ministero di richiedere ed ottenere dal Giudice delle Indagini Preliminari un’Ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti dello spacciatore.
Vistosi evidentemente braccato per le incessanti attività di ricerca attivate e per non aggravare, evidentemente, ulteriormente la sua posizione, il tunisino, si è spontaneamente costituito ai finanzieri di Civitanova Marche.
L’operazione di servizio si inserisce nel più ampio dispositivo di contrasto al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, costante impegno della Guardia di Finanza che mira alla salvaguardia della vita umana.
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