Lettera aperta agli Amministratori del Comune di Recanati e a tutti i cittadini appassionati della storia “Patria” e del decoro
pubblico.
In occasione delle feste centenarie Leopardiane del 1898 iniziò, ad opera dell’Ufficio Tecnico comunale, la elettrificazione della pubblica illuminazione, fino a quel momento funzionante a petrolio.
Successivamente nei punti più importanti e agli ingressi della città furono istallati alcuni pali in ferro fuso alimentati con energia elettrica prodotta sotto il Municipio a livello di viale Battisti dove fu istallato un gruppo elettrogeno a gassogeno.
Di questi pali storici ne sono rimasti solo tre esemplari, uno fuori Porta Romana e due ai lati della Porta Montemorello, che segnavano i limiti del posizionamento dell’antica Porta, abbattuta nel 1930, a vantaggio della modernità e del traffico automobilistico!
Questi tre sostegni, finemente lavorati e con l’immagine dello stemma della città versano in condizioni estreme, attaccate dal tempo e dalla ruggine.
Per rispetto della storia, dei turisti che numerosi accedono a Casa Leopardi attraverso la “Porta” e di tutti i cittadini recanatesi che per esempio devono raggiungere i servizi dell’ex Ospedale, considerata anche la modestia della spesa, sollecitiamo le autorità competenti al restauro degli antichi pali.
Ricordiamo che, dietro nostro interessamento, l’Amministrazione ha provveduto in modo opportuno al restauro e al mantenimento degli originali pali dei lampioni elettrici del “Ventennio” posti al Colle dell’Infinito in occasione del primo centenario della morte di Giacomo del 1937.
Antonio Baleani Sergio Beccacece
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