Blitz della Polizia negli uffici comunali di Ancona: un dipendente arrestato

Blitz della Squadra Mobile di Ancona insieme agli agenti della sezione giudiziaria della Polizia locale questa mattina negli uffici comunali di Ancona: perquisiti diversi uffici, tra cui quello ai Lavori pubblici, nell’ambito dell’operazione Ghost Jobs su presunti appalti pilotati e truccati con il ‘gioco delle varianti’.

Oltre al titolare dei Lavori pubblici Paolo Manarini, che ha ricevuto l’avviso di garanzia, sarebbero altri tre gli assessori finiti nel mirino di Polizia e Procura. Si tratterebbe di due filoni investigativi che, nel corso dell’inchiesta, si sono intrecciati più volte.

Per la tranche della corruzione, Simone Bonci, geometra della direzione Manutenzioni, frana e protezione civile, è finito nel carcere di Montacuto, mente quattro imprenditori edili ai domiciliari. Sono Carlo Palumbi, titolare della Procaccia company srl, ditta abruzzese che si è occupata della realizzazione dei laghetti del Passetto; Tarcisio Molini, di Cingoli (Mafalda costruzioni srl), Francesco Tittarelli (Tittarelli&co) e Marco Duca (Duca Marco&co). Quest’ultima ditta di Cupramontana è la stessa che ha realizzato i selciati nel Centro storico di Recanati.

L’operazione è il frutto di un’indagine avviata nell’autunno scorso che vede come principale protagonista il pubblico ufficiale del Comune di Ancona che, violando le norme in tema di trasparenza, economicità e correttezza e senza rispettare il principio di rotazione degli inviti e delle assegnazioni dei lavori, chiamava a lavoro sempre le stesse ditte “amiche” comprese in un vero e proprio “cartello”. In più molti lavori non risultano neanche eseguiti o realizzati solo in parte e per un valore di gran lunga inferiore ai soldi pagati.  In cambio il dipendente pubblico riceveva dagli “imprenditori amici” qualche regalo come il rifacimento del bagno di casa per un valore di 30mila euro, oggetti hi-tech, cellulari e droni. Nell’indagine sono coinvolte altre 30 persone, indagate, a vario titolo per i reati di abuso d’ufficio; falsità materiale e ideologica in atti pubblici; turbata libertà degli incanti ed in materia ambientale; truffa aggravata ai danni dello stato finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e rifiuto di atti d’ufficio.

Sulla vicenda è intervenuta il sindaco Valeria Mancinelli: “Sulla vicenda di oggi piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell'ordine, preoccupazione per il quadro che sta emergendo, necessità di avere elementi concreti per capire cosa sia successo e per assumere decisioni rigorose per quanto di nostra competenza sulla vicenda relativa alle misure cautelari per un dipendente del Comune di Ancona. Siamo nella fase degli accertamenti: dunque non si può saltare alle conclusioni e non si può fare di ogni erba un fascio. Auspico che il completamento degli accertamenti sia rapido così da avere il prima possibile chiarezza e capire se e quali misure prendere per rimettere la macchina comunale in condizione di lavorare appieno e serenamente”.

Intanto i consiglieri Lega – MNS Marco Ausili, Maria Grazia De Angelis e Antonella Andreoli hanno presentato una richiesta di costituzione di una Commissione di indagine, controfirmata da tutta l’opposizione.
 

 

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