Il Cambiamento continua

Non ci è voluto molto, ma almeno speriamo che i recanatesi capiscano cosa è effettivamente successo. Dopo aver sventolato per tutta la campagna elettorale il pericolo fascista incarnato da me e dalla mia coalizione, scopriamo oggi che bisognava invece guardarsi dagli “amici favolosi”. Mi dispiace per la Città che ci sia un Sindaco privato di ogni potere perché legato mani e piedi a un gruppo politico che non è il suo e che anche ideologicamente ha differenze sostanziali. Non vorrei essere nei panni di Antonio Bravi, circondato da esponenti chiave di liste che sostenevano direttamente la sua persona ("Uniti per Antonio Bravi") e poi hanno seguito immediatamente Francesco Fiordomo, folgorati sulla via della Leopolda. A chi pensava che votare per la coalizione di Antonio Bravi sarebbe stato un atto di “cambiamento”, ricordo che in questo momento l’Astea, metà giunta, quasi mezzo Consiglio e la rappresentanza comunale in Centro Marche Acqua sono in mano allo stesso partito. Alla faccia del civismo e del ricambio.

Simone Simonacci

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