Alla fine il Tar Marche da ragione al Comune di Porto Recanati e alla provincia e stabilisce che non c’è stata nessuna irregolarità nella variante bis del Burchio. A ricorrere era stata un anno fa l’associazione Italia Nostra che aveva contestato la delibera del 31 gennaio 2018, il decreto del presidente della Provincia del 12 gennaio 2018 e gli atti precedenti sullo stesso argomento.
Una storia lunga quella del Burchio. Nel 2013 la Coneroblu chiese il cambio di destinazione di alcune aree per realizzare una struttura turistico-ricettiva, richiesta approvata dal Comune nel 2014 che però l’aveva annullata subito dopo in autotutela. S va al Tar e poi al Consiglio di Stato che conferma la necessità di annullare quella variante. Si arriva al gennaio del 2018 quando il Comune approva la variante bis del progetto contro il parere contrario di Italia Nostra che ricorre di nuovo al Tar. Qui in giudizio si sono costituiti il Comune, la Provincia, la Regione, il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e la Coneroblu e il Tar da loro ragione. Si farà ricorso al Consiglio di Stato?
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