Il Consigliere comunale di Loreto Libera ha inviato una comunicazione dettagliata al Sindaco di Loreto, in previsione della imminente Assemblea di Area Vasta 2, che vedrà la presenza del Direttore Generale Asur e, si auspica, del Presidente della Giunta Regionale, anche tenuto conto del fatto che il Piano Sanitario si sta avviando alla sua fase conclusiva,
Ti chiedo di intervenire – afferma Castagnani rivolegendosi al Primo Cittdino loretano – ricordando la nostra Delibera Consiliare sull'Ospedale di Loreto votata all’unanimità e proposta da Loreto Libera e nello specifico evidenziando che il PAT deve necessariamente essere ritrasformato in Punto di Primo Intervento, tenuto conto degli oltre 10.000 accessi annui e di codici anche di gravità elevata. Esso deve essere dotato di osservazione breve intensiva – prosegue il rappresentante della lista di Cristina Castellani e avere garantite le attività di successivo ricovero in medicina interna (vista la situazione a volte prossima al collasso del P.S.di Torrette). Per Castagnani occorre garantire la presenza di un anestesista oltre che intensificare le attività di laboratorio, avendo la necessità, per quest'ultime, delle strumentazioni che in alcuni casi sono state trasferite all'Ospedale di Osimo, oltre che un'adeguata emoteca. I posti per acuti vanno assolutamente previsti – continua Castagnani – al fine del decongestionamento degli Ospedali di livello superiore, con una medicina che abbia medici ed infermieri con organico stabile.
Il Sindaco deve ricordare inoltre che il “Santa Casa” di Loreto rientra nei 30 km di distanza dal cratere sismico e deroga pertanto dal D.M 70/2015 (la deroga esiste già nella sostanza considerata la sua posizione strategica e per il bacino di utenza). L'ultima stesura del Piano Sanitario inoltre nella sezione dedicata alla “Rete dell'Emergenza Urgenza” tra le azioni che la Asur deve avviare – insisto con il Sindaco per farlo mettere a verbale) c'è proprio la riorganizzazione della sistema ospedaliero sulla base della posizione geografica e dei bacini di utenza anche a carattere stagionale.
Ho chiesto anche di intervenire sulla necessità di un numero adeguato di personale per il punto prelievi poiché nelle ultime settimane purtroppo deficitario sulla questione per varie cause.
Per le attività di Soccorso occorre che all'attuale Pat sia previsto un numero maggiore di infermieri vista la particolarità dell'anno giubilare e soprattutto durante il periodo estivo.
Occorre inoltre ricordare tutte quelle prestazioni ambulatoristiche previste dalla “famosa” 735 ma rimaste ancora sulla carta, insistere sulla chirurgia anche di tipo elettivo con interventi in day surgery e in week surgery con appoggio nei letti di medicina.
Premere affinchè la fisioterapia torni dov'era (con sollecito ripristino dei controsoffitti) e non al secondo piano dello stabile dove attualmente occupa posti letto che potrebbero essere utilizzati per i ricoveri.
Chiedo anche spiegazioni, sul perchè nel nuovo Piano Sanitario è risbucato fuori il nome di Loreto all'interno del protocollo INRCA : si legge infatti che l'INrca ha incorporato per fusione l'Ospedale di rete Osimo-Loreto_Castelfidardo in data 1 gennaio 2018, mantenendo la sua forte connotazione specialistica geriatrica e gerontologica, ma dall'estate 2016 il Santa Casa è divenuto, purtroppo, un Ospedale Territoriale gestito in larga parte dagli MMG. Occorre farsi specificare cosa si intende perché per la cronicità è già prevista per l'Inrca (a meno che quest'ultimo non stia cambiando al sua “mission” prima ancora di essere realizzata la sede dell'Aspio) . A meno che non fossimo così un “doppione” di questo, è necessario puntare alla ospedalizzazione di alcune tipologie di acuti. Ci deve essere un “progetto” che rispecchi oltre alla cura dei cronici anche degli acuti. Dove vanno questi ultimi? A Torrette non ce la fanno più – chiosa Castagnani. Servizi fondamentali come le terapie oncologiche sarebbero da prevedere poiché le persone non sanno più dove rivolgersi anche per queste gravi problematiche a dispetto delle “cure di prossimità” che il nuovo Piano sanitario tanto decanta. Va prevista una integrazione intelligente, pianificata, fra una acuzie (anziani – giovani) con previsione di specialisti chirurgici: ricordo ad esempio la senologia. Occorre pertanto far mettere a regime questo tipo di specializzazione, oggi troppo ridotta, rispetto al suo potenziale. Ulteriori specializzazioni, presenti o citate sulla carta, devono essere attivate anche al fine del supporto del Punto di accesso all'attuale Pat e, presto, auspico, del PPI stesso.
Una maggiore autonomia del nostro Ospedale sotto gli aspetti summenzionati garantirebbe maggior economicità e minor disagio per i pazienti. Si pensi a molti poveri anziani malati con molte patologie e comorbilità trasportati qua e là per ospedali vari (Osimo, Torrette e Jesi): è umano tutto ciò? Per fortuna che il Piano sanitario che si sta approvando cita belle parole come il cosiddetto servizio di “Dignity Care” – Cura della Dignità! E' dignitoso un trasporto continuo in ambulanza d'inverno col freddo, d'estate con l'eccessivo caldo, per chilometri e chilometri in barella?
Eppure ho letto che un autorevole esponente del Pd marchigiano afferma che con questo Piano si danno “risposte a una società che è cambiata, nei nuovi bisogni e nelle nuove esigenze, all’insegna dell’equità territoriale nella distribuzione dei servizi e nelle reti di cura”. l’unico commento che mi viene da fare è: Mah!
Il concetto di Ospedale di Comunità va superato così come attualmente strutturato, perchè si è visto, per alcuni aspetti, non funzionerebbe come in teoria avrebbe dovuto essere, per una realtà importante come la nostra.
Molte altre cose sarebbero da scrivere ma ho inteso focalizzare su alcune priorità, ricordando inoltre che nei primi giorni di febbraio arriverà in Aula del Consiglio Regionale la mozione a firma Leonardi avente ad oggetto “Giubileo Lauretano 2019-2020 e Ospedale di Loreto” depositato in data 7 ottobre 2019 ma che ancora non è stato iscritto all'ordine del Giorno dell'assemblea Legislativa, con il Giubileo iniziato. Auspico in questo caso che tutte le forze politiche presenti in Aula votino a favore di questo atto che, tra le altre cose, chiede di potenziare l'emergenza-urgenza per il nostro Presidio anche in riferimento alle attività di Medicina e Chirurgia del “Santa Casa” di Loreto.
DOTT. GIANLUCA CASTAGNANI
CONSIGLIERE COMUNALE LORETO LIBERA
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