Approvazione del Piano sociosanitario, Ceriscioli in Aula: “Contenuti frutto di un grande lavoro di partecipazione”
“Sono un convinto sostenitore di questo Piano che va approvato per tutto il lavoro di partecipazione portato avanti nella sua fase di elaborazione. Come tutti gli strumenti di alta programmazione andrà perfezionato negli anni per rispondere a nuove esigenze con le giuste strategie. Ma è un Piano che ha tanti contenuti da sviluppare, che impegnerà, nei prossimi anni, chi lavorerà nella sanità, con una strada e una strategia ben delineate”. Lo ha detto il presidente Luca Ceriscioli, nel suo intervento in Aula, nel corso della seduta sul Piano sociosanitario 2019/2021. “È stato fatto un lavoro di grande partecipazione, con due anni di gestazione condivisa che hanno coinvolto il territorio – ha continuato – È stata la dimostrazione che, con gli strumenti di partecipazione, si cambia il livello di programmazione, perché la parte da privilegiare è la sanità territoriale, in quanto quella per acuti ha già i suoi percorsi ben delineati”. Quella delle Marche, ha continuato, “è una delle migliori sanità italiane, che vive problemi comuni alle altre sanità regionali, come il sotto finanziamento rispetto ai parametri europei o le questioni della specialistica. Molti temi branditi come una clava, durante il dibattito, in realtà sono temi nazionali. La differenza tra chi cavalca le questioni e chi programma sta proprio qui: nella consapevolezza che tutto non si può fare, ma con l’orgoglio di poter raccontare risultati già conseguiti, come il grande lavoro sulle liste di attesa e i 430 milioni di investimenti sanitari strutturali realizzati”.
A FINE LEGISLATURA ARRIVA IL NUOVO PIANO SANITARIO,
Sandro Zaffiri (Lega Marche): “Un Provvedimento importante per la sanità ma non rispondente ai reali bisogni dei cittadini. La Lega esprime voto contrario.
“Il nuovo Piano sanitario 2019/2021 rappresenta l’ennesima sconfitta della maggioranza a guida PD di questa Regione e – cosa ancor più grave – l’ennesima delusione per i marchigiani”.
Una legislatura, questa, che oltre a non aver avuto un Assessore con la delega esclusiva alla sanità, che ricordiamo ai marchigiani rappresenta l'80% del bilancio regionale, non ha neanche avuto un Piano sanitario visto che l'ultimo è scaduto da ben 6 anni e il provvedimento arrivato in aula oggi, a pochi mesi dalla fine del mandato, ha davvero il sapore di una presa in giro verso i cittadini.
Zaffiri punta il dito contro un sistema sanitario drammaticamente inefficiente che ha allungato le liste d'attesa, incentivato la mobilità passiva, chiuso gli ospedali minori, aumentato il disagio e l'insoddisfazione della popolazione con indirizzi e scelte strategiche che hanno penalizzato l'efficienza dei servizi.
Una gestione della sanità che non è stata neppure capace di valorizzare le nostre eccellenze vista anche l'emorragia di primari che in questi anni hanno scelto di lasciare la nostra regione e che sta continuando a generare malcontento sia fra i cittadini che fra il personale sanitario.
“La nostra è una convinta contrarietà ad un Piano – afferma Zaffiri – che non è assolutamente il frutto di una seria programmazione rispondente alle esigenze dei cittadini, che non contiene interventi migliorativi sui servizi al territorio, nessuna azione di potenziamento delle strutture sanitarie esistenti, tanto meno l’attesa riorganizzazione e riqualificazione del lavoro dei medici e del personale sanitario”.
“Sempre sul fronte delle opportunità, viene da chiedersi a cosa serva un Piano sanitario approvato a fine legislatura. Certamente non a migliorare i servizi nelle zone montane, dove durante il corso di questa legislatura si sono inanellate chiusure di reparti e di interi ospedali, probabilmente però ad ingraziarsi i soggetti interessati alla costruzione di quelli nuovi”.
“Non si può che dare un’unica lettura a questo Piano, cioè di uno spot elettorale che in realtà contiene un prodotto scadente e di bassa qualità…tutto ciò mentre il livello di stress del personale, medico e paramedico, è al massimo e la pazienza di chi attende una visita fissata al 2021 è giunta al termine”.
Non è di certo con l'approvazione di questo provvedimento che il Presidente Ceriscioli potrà sottrarsi al giudizio dei cittadini a cui ha chiuso Ospedali e punti nascita, tagliato servizi e creato un malcontento diffuso.
La Lega sta pensando ad un modello di sanità completamente diverso da quello attuale e anche l'emendamento presentato oggi da Zaffiri, sonoramente bocciato dalla maggioranza, va in questa direzione.
Se i cittadini nella prossima tornata elettorale ci daranno fiducia sapremo dimostrare con i fatti che si può avere una sanità migliore, così come sta già avvenendo in altre regioni governate dal centrodestra – conclude Zaffiri.
Sandro Zaffiri – Capogruppo Lega Consiglio Regionale delle Marche
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