Recanati: lotta allo spreco e niente avanzi nei ristoranti

Quasi azzerati gli avanzi nei ristoranti, pizzerie, hotel, osterie, mense e agriturismi recanatesi. Questo grazie anche al fatto che sono gli stessi ristoratori a proporre o, addirittura, a preparare in appositi contenitori il cibo che resta sul tavolo offrendolo ai clienti.

src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/negozi/massaccesiClaudio e Sandro Massaccesi del ristorante albergo “La Ginestra” affermano che sono loro a proporlo, anche se in maniera diplomatica, più che i clienti a chiederlo. “Otto su dieci accettano volentieri. Sono pochi, invece, 2 su 10, a chiederci direttamente di incartare ciò che non hanno mangiato. La cosa emblematica è che ritorna un’abitudine che era dei nostri genitori, quando negli anni ‘50 e ‘60 la pratica di fare il fagottello con gli avanzi era cosa comune”.

Elisabetta Stella, la cuoca del ristorante “Cala la Pasta” di via Battisti, (nella foto in primo piano) è da quando il ristorante ha aperto “che propone al cliente di portarsi via il cibo non consumato e tutti, dice, gradiscono. Soprattutto i camperisti”. src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/negozi/Menghini

Anche Tonino Menghini del ristorante pizzeria “La Torre Antica” non fa mistero che da tantissimo tempo il suo locale si è attrezzato a questo tipo di asporto con appositi contenitori. La cosa curiosa è che non solo i clienti si portano via gli spicchi di pizza ma anche la mezza bistecca o la poca insalata ancora sul piatto. src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/negozi/Braconi

 

Chi non ha problemi di avanzi è Ermanno Braconi del ristorante il “Borgo Antico”: “Non capita, mai, che al cliente avanzi qualcosa perché il nostro tipo di ristorazione è fatto di piatti particolari e ben equilibrati, anche nella quantità, e non produce mai avanzi”.

 

Sia il ristorante “Tonino” all’ex Eko che “Passero solitario” hanno spesso a che fare con comitive src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/negozi/menghini-daniele1.jpgnumerose e in questo caso è più facile che ci sia la richiesta di portarsi via gli avanti. “Noi, però, lo spreco non sappiamo che cos’è, dice Daniele Menghini del ristorante “Tonino”, perché se ci sono gli avanzi servono come pasto per gli animali”.

 

src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/negozi/paoloniUn’abitudine, quella del pacchettino di avanzi, per Marisa Paoloni del “Passero solitario” che risale a molti anni addietro. “Siamo noi, quando ci sono cerimonie o comitive numerose, a preparare i pacchettini e li facciamo trovare già pronti all’uscita, anche perché altrimenti fanno una finaccia, cioè vengono gettati nella pattumiera. D’altra parte se il cliente paga è giusto che utilizzi tutto quello che ha ordinato”.

 

Da “Silvia”, il nuovo ristorante in centro storicsrc=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/negozi/vitali-silvia.jpgo, sono pochi i clienti che chiedono di portarsi via gli avanzi. “Su una comitiva di 50, ci dice la titolare, Silvia Vitali, sono solo 3 o 4 e generalmente si tratta del fritto o della carne in griglia. Qualcuno mi ha chiesto anche di portarsi via lo spicchio di pizza avanzato che magari gli serve per la merenda del bambino del giorno dopo”.

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