Attenzione alle fasce deboli di reddito e alle famiglie numerose: sembra proprio che l’invito dell’Udc sia stato colto in pieno dall’Amministrazione comunale nel definire le tariffe dei servizi sociali in quanto esenti da qualsiasi compartecipazione alle spese saranno le famiglie con oltre 3 figli e il limite di reddito per l’esenzione è stato elevato a 5.424,90 (equivalente ad una pensione sociale). Naturalmente per tutti gli altri la percentuale di contribuzione è stata aumentata in modo proporzionale al loro reddito Isee con un adeguamento delle tariffe all’indice Istat del costo della vita rispetto al 2011 pari al 3,2% al fine di garantire lo stesso gettito di entrate nel bilancio comunale. Per l’assistenza domiciliare, quindi, si pagherà da un minimo di 0,01 euro fino ad un massimo di 17,60 per ogni ora di servizio. Il trasporto per effettuare terapie, servizio generalmente utilizzato da disabili e anziani, costa 1 euro a chilometro per i trasporti con una normale autovettura e 1,30, invece, se necessitano di particolari ausili come pedane, sarà a carico completamente dell’utente se ha un reddito Isee superiore a 10.849,81 euro; sotto a questo limite pagherà in maniera proporzionale al reddito. Non scatta l’esenzione per le fasce deboli della popolazione per l’animazione estiva per i minori dove anche chi ha reddito zero è chiamato a compartecipare con 155 euro per il tempo pieno, escluso pranzo e merenda, 103 per il part-time e 30 per il centro estivo. Sconti sono previsti per il 2 figlio mentre per il terzo è garantita la gratuità. Per chi ha un reddito più elevato si va da un minimo di 206 ad un massimo di 514 euro per il tempo pieno, sempre escluso il costo del pranzo e della merenda, da un minimo di 133,90 ad un massimo di 325 per il part time mentre le tariffe per il centro estivo per i meno abbienti vanno da un minimo di 40 ad un massimo di 100 euro escluso il costo del pranzo e della merenda.