PRESENTATA UNA MOZIONE DA SIMONE GIACONI: “L’ITALIA NON E’ UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA, SE E’ FONDATA SUL LAVORO DI PARENTI, AMICI E TESSERATI”.
Considerato che, per la prima volta nella storia della città, nell’ultimo anno sono oltre mille i cittadini recanatesi colpiti da procedure di cassa integrazione, mobilità o espulsione dai posti di lavoro;
Considerato che sono decine le aziende recanatesi in difficoltà nel garantire lavoro;
Visto che l’amministrazione comunale ha aumentato al massimo storico l’addizionale comunale IRPEF che penalizza lavoratori dipendenti e pensionati;
Visto che l’amministrazione comunale ha aumentato fino al livello più alto d’Italia l’IMU sulla prima casa, mentre altri sindaci si stanno opponendo a tale iniquità, colpendo soprattutto i lavoratori e le giovani famiglie che hanno contratto mutui per l’acquisto;
Visto che l’amministrazione, con scelte fatte il giorno prima che la legge vietasse ciò, ha deciso di tutelare solo i dirigenti comunali concedendo lauti aumenti a stipendi che superano i 5/6 mila euro mensili, mentre per tutti gli altri dipendenti comunali il potere d’acquisto non aumenta;
Visto che l’amministrazione comunale conferisce costosi incarichi esterni a professionisti per progetti mai avviati (2 incarichi per un nuovo fantomatico campo da calcio, 1 incarico con proroga per conoscere il destino della scuola Gigli, 1 incarico per la creazione di una azienda pubblica di servizi alla persona, 1 incarico per una nuova società “Energia e Ambiente”…), mentre è sceso il silenzio sul personale degli IRCER, dopo la trasformazione in Fondazione;
Visto che l’amministrazione comunale ha esternalizzato alcuni servizi senza imporre un tetto minimo alle offerte, inducendo così associazioni, cooperative ecc. a partecipare ai bandi offrendo prestazioni orarie non in linea con dignitosi stipendi per associati o soci, spesso giovani recanatesi;
CHIEDIAMO LA IMMEDIATA CONVOCAZIONE DI UN CONSIGLIO COMUNALE PER
1 – ISTITUZIONE DI UN ALBO PUBBLICO DEI CONGIUNTI FINO AL TERZO GRADO DI AMMINISTRATORI, CHE HANNO RAPPORTI DI LAVORO CON IL COMUNE DI RECANATI.
2 – IMPOSIZIONE DI UNA TARIFFA ORARIA MINIMA DI 12 EURO LORDI PER PARTECIPARE AI BANDI COMUNALI PER LA GESTIONE DEI SERVIZI, PER TUTELARE I LAVORATORI CON UNO STIPENDIO DIGNITOSO, ANCHE PER LE GESTIONI IN CORSO.
3 – ELIMINAZIONE DEGLI INCARICHI ESTERNI PER CHI ABBIA PARTECIPATO ALLE ELEZIONI COMUNALI.
4 – ABBATTIMENTO DEL 30% DEI COSTI DELLA POLITICA RECANATESE, DESTINANDO TALI RISPARMI AD UN “FONDO VOUCHER” PER CHI HA PERSO LAVORO.
5 – RIPORTARE L’ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF AI VALORI PRECEDENTI, ELIMINANDO GLI AUMENTI DEL 2012.