La notizia che i salesiani si apprestano a lasciare la parrocchia del Preziosissimo Sangue non può non destare preoccupazione.
Storicamente la congregazione ha svolto un’indiscussa funzione dal punto di vista religioso, socio culturale e dell’aggregazione e formazione giovanile.
Alla base della scelta ci sarebbe la crisi delle vocazioni sebbene il nostro paese abbia indiscutibilmente fatto la sua parte, visto che ben due porto recanatesi, Umberto Gaetini e Simone Calvano, hanno aderito all’ordine.
Ciò vuole dire indiscutibilmente che qui il terreno è fertile, che l’opera Salesiana è viva e questo basta a farci pensare che sarebbe un grave errore chiudere proprio dove la semina rende!
La gestione dovrebbe passare ora a dei volontari laici.
Il venir meno dell’attività salesiana, in una realtà ove per atavica inerzia delle amministrazioni che si sono succedute non esistono altri centri assimilabili di aggregazione giovanile, lascerebbe un vuoto incolmabile anche dal punto di vista sociale.
Che fine faranno attività come lo scautismo o la Polisportiva Giovanile Salesiana che hanno fornito occasioni di sana crescita ad intere generazioni di portorecanatesi?
Ci auguriamo che la Congregazione Salesiana riveda la propria decisione accogliendo le istanze del Consiglio Pastorale, istanze che sentiamo istintivamente anche nostre nella speranza che diventino presto il coro unanime di tutti i cittadini portorecanatesi.
Uniti per Porto Recanati