CONSIGLIO COMUNALE: ANCORA STRANI ACCORDI PROCEDIMENTALI E OFFERTA ALTERNATIVA D’ACQUISTO PER EX CARCERI – COMUNICATO DELLA LISTA CIVICA FAMIGLIA, IDENTITA’, TERRITORIO
Questa sera, martedì 24 luglio, si svolgerà a Recanati un consiglio comunale convocato con forme e contenuti che cozzano con i principi di legalità e di trasparenza dell’azione amministrativa, nonché di imparzialità della pubblica amministrazione nei confronti degli interessi privati. Sono principi che dovrebbero essere tanto cari ad un’amministrazione che si dichiara di centrosinistra. Abbiamo già inviato lettera di protesta al Prefetto sulle violazioni formali della convocazione del consiglio comunale e sul dibattito segreto su un argomento di interesse collettivo. Dibattito peraltro già diffuso con comunicato stampa da parte della stessa amministrazione comunale che ora ha invece imposto la discussione a porte chiuse.
Venendo invece ai contenuti del consiglio comunale, questa giunta continua a far passare, a colpi di maggioranza, i cosiddetti “accordi procedimentali” che, altro non sono, che accordi con privati fuori dalle corrette regole della gara d’appalto pubblica, dove chiunque può partecipare. Con l’accordo procedimentale la maggioranza sceglie a sua discrezione un imprenditore o un costruttore che, insieme al comune, faranno operazioni immobiliari, ritenute (legittimamente) un affare dai privati beneficiati di essere stati “scelti” dal Comune. A sua volta il Comune considera positivamente tali operazioni immobiliari in quanto svolte nell’interesse pubblico e quindi vantaggiose per la comunità recanatese. C’è da fare però qualche riflessione. E’ ovvio che l’interesse di un Comune è sempre pubblico, o almeno così dovrebbe essere. Se in una operazione immobiliare svolta dal Comune ci fosse un interesse privato, anziché pubblico, la cosa sarebbe penalmente rilevante. Ancora, il vantaggio per la comunità sarebbe maggiore se l’operazione immobiliare fosse sottoposta a gara pubblica d’appalto anziché ad accordi diretti con un solo privato. In tal modo si favorirebbe la concorrenza tra privati e sarebbe più garantito anche l’interesse pubblico, oltre che l’imparzialità della pubblica amministrazione verso questo o quel privato. Su questi aspetti le persone autenticamente di sinistra non hanno nulla da dire? Non sentono puzza di bruciato? Oppure anche loro pensano ormai che pecunia non olet?
Con il sistema di questi discutibili “accordi procedimentali”, che saranno approvati anche questa sera dalla sola maggioranza di centrosinistra, si effettuerà la svendita dal Comune a privati dell’immobile delle Ex Carceri. Il tutto senza bando di gara e senza l’adeguata valutazione dei vincoli esistenti sull’immobile. Ancora, gli alloggi di Sant’Agostino che, secondo il progetto CAMPUS L’INFINITO verranno dati in affitto ai futuri studenti, spettano moralmente agli ex inquilini che li hanno abitati per parecchi decenni e che hanno diritto di rientrarci, come loro promesso da questa amministrazione comunale. Proprio per questo gli alloggi di Sant’agostino sono stati ristrutturati con soldi pubblici e devono essere destinati a case comunali. Invece gli inquilini sono stati deportati alle Grazie, in modi bruschi e legalmente discutibili, in alloggi trasudanti umidità, e lì resteranno.
La prova che l’ultima cosa che interessa a questa amministrazione è l’interesse pubblico e il vantaggio per la comunità, è il fatto che, questa sera, la maggioranza di centrosinistra non prenderà in nessuna considerazione un’altra regolare offerta alternativa, protocollata nella mattinata odierna, per l’acquisto di tutto il complesso dei locali delle Ex Carceri di Sant’Agostino, ad un prezzo più elevato, e quindi più vantaggioso per la comunità recanatese, rispetto a quello del contraente privato scelto dalla stessa maggioranza di centrosinistra. Anche i vantaggi per la città in termini culturali e di sviluppo del turismo giovanile sono i medesimi, se non superiori, a quelli proposti dal privato già scelto dalla giunta. L’obiettivo di questa nuova offerta d’acquisto è, infatti, come si legge nell’offerta stessa, quello di “destinare tali beni ad attività turistico-ricettiva per valorizzare la specifica identità culturale e storica della nostra bellissima città della poesia e del bel canto. In particolare l’attività turistico-ricettiva sarà finalizzata all’accoglienza del turismo giovanile e culturale con tutti i conseguenti vantaggi di promozione di Recanati nel mondo”.
Altro accordo procedimentale in discussione questa sera sarà quello con le ditte Mosca e Costruzioni Frapiccini, con effetto transattivo. Anche qui, non si capisce per quale motivo l’amministrazione comunale debba entrare nella controversia giudiziaria tra Mosca e privati. Tantomeno è da condividere l’effetto di questo atto: si andrà a costruire ancora, in zona già satura di abitazioni, con poche strade di sbocco e mancanza di posteggi.
In sintesi, citando un grande, seppur discusso, statista: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”