Dalla Casapiccola potrà costruire in zona Costa dei Ricchi

Trova una conclusione fuori dell’aula giudiziaria la vicenda del progetto, vecchio di alcuni anni, di Anna Maria Dalla Casapiccola, che recentemente aveva anche presentato ricorso al Tar.  La recanatese, che conduce un piccolo bad & breakfast in una splendida e antica dimora del ‘600, proprio a fianco del Colle dell’Infinito, ha chiesto da tempo l’autorizzazione per ristrutturare una sua casa colonica, posta proprio sotto il Colle dell’Infinito, e quindi in piena zona paesaggistica. La Giunta comunale, nei giorni scorsi, ha, infatti, adottato il Piano di Recupero presentato consistente nel restauro e il risanamento conservativo dell’esistente casa colonica e dei suoi accessori con la finalità del recupero abitativo, rimanendo, però, al di sotto delle possibilità edificatorie del privato. Contemporaneamente ha chiesto di trasferire la volumetria residua individuata (5.500 mc.) su un’altra area di sua proprietà in C.da Costa dei Ricchi, sempre con destinazione residenziale. L’accordo raggiunto è in linea con quanto deciso a suo tempo (anni 2007 e 2008) dall’Amministrazione Corvatta,  preoccupata anch’essa di limitare l’uso da parte del privato di volumetrie consistenti,  consentite, purtroppo, dal piano regolatore approvato nel 1997, prevedendo, altresì, il cambiamento di destinazione d’uso delle abitazioni solo a fini ricettivi. Cinque sono i proprietari di altrettante abitazioni, che si trovano sotto il Colle dell’Infinito, e che avevano, acquisito il diritto, dopo diversi ricorsi vinti, di poter recuperare quegli immobili utilizzando una maggiore cubatura.  Preoccupata di questo, l’amministrazione comunale Fiordomo, come già fece a suo tempo l’ex sindaco Corvatta, ha cercato, e in questo caso è riuscita a convincere i privati a limitarsi a recuperare quegli immobili, in linea con quello che è previsto dal piano regolatore particolareggiato del Colle dell’Infinito redatto dall’architetto Dierna, senza utilizzare l’ulteriore cubatura possibile e offrendo loro la possibilità di spostarla in un’altra zona della città.

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