Ilaria Baleani e gli OperaPop: una serata indimenticabile

Emozione protagonista  della  serata conclusiva dei Notturni Leopardiani, organizzata dal Centro Nazionale Studi Leopardiani di Recanati giovedi 9 agosto.

Veramente “Attimi d’Infinito” quelli vissuti  nel concerto di chiusura dei Notturni Leopardiani con Ilaria Baleani e gli OperaPop: una performance di altissimo livello che è riuscita a trasmettere quell’Inesprimibile che la

Musica poche volte svela facendo  registrare, come si prevedeva,  il tutto esaurito  alla Sommità della Colle dell’Infinito.

Le straordinarie voci liriche e la presenza scenica dei tre giovani hanno rapito sin dalle prime battute un pubblico che si è fatto sentire più volte con applausi a scena aperta.  Una partecipazione numerosissima e appassionata anche dalle varie parti delle Marche .

Le appassionate  interpretazioni di splendide pagine musicali ben note a tutti hanno fatto letteralmente palpitare la platea, creando  atmosfere di pregevole suggestione; Ilaria Baleani e gli OperaPop hanno saputo dominare il palcoscenico  con tocco e voci di bellissimo smalto ed espressività struggente.

Sicuramente vincente è stata la scelta di alternare composizioni di grande intensità ritmica a momenti di slancio espressivo ed altri ancora di più intima sonorità, gestiti con abilità dagli interpreti, unitamente al taglio Classico – Moderno che ha accontentato un pubblico di larga fascia e di grandi aspettative. Le celebri arie d’opera eseguite in chiave particolare si sono rivelate graditissime agli ascoltatori, ma  particolarmente apprezzati  con accese ovazioni sono stati  i brani inediti che la Baleani ha voluto presentare in anteprima recanatese: le  3 canzoni  in stile moderno “Ciascuno una complessità”,  “Ancora meno”, “Alba o tramonto” tratte dall’intero ciclo “Chopinlike”  che il compositore romano emergente Michele Sganga ha composto appositamente per la nostra pianista.

Un successo trionfale per la spontanea, fragorosa esplosione dei battimani da parte di un pubblico scattato in piedi, come un sol uomo, dopo l’ultima nota conclusiva del concerto. Un’emozione da serrare la gola. L’autenticità di tutto questo è stata proprio l’espressione di entusiasmo, di compiacimento, di gratitudine per gli interpreti.


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