Recanati. E’ il movimento politico “Su la testa” a cantare il “de profundis” all’ospedale cittadino privato ormai da tempo del Dipartimento Materno Infantile e del ricovero degli acuti in medicina con la chiusura nel wend-end della chirurgia. “Da ottobre, continua il movimento politico nel post sul suo sito facebok, pare arriverà la mazzata al laboratorio analisi e tra non molto avremo il Pronto Soccorso chiuso di notte…. Inaccettabile!” Anche il sindacato dei lavoratori la FSI, cita, in un comunicato affisso in bacheca, il futuro del laboratorio analisi destinato a diventare, entro breve tempo un semplice punto prelievi”, senza un’adeguata informazione del personale, coinvolto in questa trasformazione. La Fsi denuncia, inoltre, come il personale della radiologia sia stato privato di un tecnico, trasferito alla radiologia dell’ospedale di Civitanova, con conseguente riduzione delle prestazioni. “La cosa grave è che il tecnico in servizio, nelle ore pomeridiane, oltre a svolgere l’attività in sala raggi deve anche garantire il servizio di segreteria, che solo qualche mese fa era coperto da tre amministrative di cui, nel frattempo, una è andata in pensione e un’altra è stata trasferita al laboratorio analisi. L’unica amministrativa rimasta può garantire l’apertura dello sportello della radiologia solo di mattina. Con un solo tecnico nel pomeriggio non sono garantite alcune prestazioni, con riduzione dell’attività della radiologia.” Il sindacato indica anche altre situazioni che determina disagio all’utenza del territorio e al personale. “L’attività di day hospital della pediatria da tre giorni a settimana è stata ridotta, per mancanza di personale medico, ad una sola giornata, quella del giovedì.” Sul problema ospedale interviene anche Sergio Beccacece, attuale presidente della Fondazione Ircer e, sino a qualche anno fa, medico pediatra all’ospedale “S. Lucia”. Da sempre impegnato nella battaglia per il mantenimento del Santa Lucia è fortemente contrario all’attuale progetto di ridimensionamento e trasformazione dell’ospedale in lunga degenza. Beccacece lancia l’appello affinchè “il grande patrimonio umano e tecnico ospedaliero non venga ulteriormente disgregato e disperso, come purtroppo è avvenuto per il dipartimento materno infantile e per la cucina, senza alcuna ragione economica dimostrata, e che si riveda prontamente la disciplina riguardante l’accettazione degli acuti che appare assai rigida e burocratica.” Per l’esponente della lista civica locale, che alle ultime amministrative ha corso a fianco del sindaco Fiordomo, “bloccare in modo indiscriminato il ricovero in medicina per tutti i malati acuti significa colpire pesantemente i cittadini di Recanati e dintorni, privarli di un servizio essenziale e da sempre garantito, costringere i pazienti ed i loro familiari a migrazioni o transumanze forzate e costose.”