Sarà l’avvocato Piero Paciaroni del foro di Macerata a consigliare l’Amministrazione Comunale sul miglior comportamento da tenere sulla vicenda del ricorso in Corte d’Appello dell’associazione culturale Musicultura per quei sedici mila euro negati nel 2004 dall’Amministrazione Corvatta quale saldo dell’organizzazione della XV edizione del “Premio Città di Recanati”, festival della canzone d’autore.
Promessi 80 mila euro la giunta di allora ne liquidò solo 64 mila appellandosi al taglio del 10% imposto dall’allora finanziaria su alcuni capitoli di bilancio, fra cui proprio le spese per le attività ricreative e culturali. Musicultura chiese ragione di tale comportamento al Tribunale che, però, non accolse il ricorso annullando il decreto ingiuntivo emesso nei confronti del Comune e compensando le spese legali fra le parti per difetto di giurisdizione del giudice ordinario.
L’associazione culturale, però, non disarmò e decise di ricorrere in Corte di Appello.
Con l’avvento dell’amministrazione Fiordomo, e quindi in un clima decisamente più disteso, Musicultura, per dare un’accelerazione alla vicenda senza attendere il giudizio di secondo grado, ha presentato, tramite il suo legale, l’avv. Angelo Gattafoni, la proposta di verificare se sia possibile avviare con il Comune una trattativa per trovare una soluzione conciliativa fra le parti che consenta l’abbandono della controversia giudiziale.
La giunta Fiordomo, seppur forte di una sentenza a lei favorevole, che a suo tempo aveva permesso la revoca del decreto ingiuntivo e la compensazione delle spese legali fra le parti, vuol comunque verificare se esistano altre strade, oltre quelle giudiziarie, valutando meglio se sia più opportuna la costituzione in giudizio del Comune innanzi alla Corte di Appello di Ancona o la definizione transattivamente della controversia con l’associazione con cui l’attuale Amministrazione ha ripreso da tempo una proficua collaborazione.
La giunta ha, quindi, deciso, in una “logica di massima prudenza e cautela, in relazione agli interessi in gioco”, come si legge nell’atto deliberativo, di chiedere un parere all’avvocato Piero Paciaroni del foro di Macerata prevedendo una spesa per il suo compenso di 500 euro nette.